GRANDE TORINO: “Nel giorno dell’anniversario desidero anzitutto esprimere la mia vicinanza ai figli e ai nipoti delle vittime. Al suo club e alla città di Torino spetta il compito di continuare a trasmettere la memoria di quella squadra straordinaria e, con essa, i tanti valori positivi che testimoniava. Per tutto il movimento calcistico è comunque un’occasione per riflettere sul proprio futuro, per far sì che i veloci, profondi cambiamenti di cui siamo partecipi non disperdano mai quei valori di autenticità, di rispetto, di lealtà nella competizione, di passione sincera e popolare, che costituiscono la bellezza dello sport”. Lo sottolinea il capo dello Stato Sergio Mattarella ricordando la tragedia di Superga.
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“Il ricordo del Grande Torino è ancora molto vivo. Questa mattina tanti tifosi granata hanno voluto essere qui, al Cimitero Monumentale, per ricordare i caduti di Superga. Andare davanti alle tombe è stato molto toccante. A 70 dalla tragedia il ricordo è ancora vivo, non erano solo campioni che hanno fatto la storia del calcio, ma erano anche grandi uomini. Il ricordo è vivo per tutti i tifosi, non solo per quelli del Torino”: così ai microfoni di Sky Sport il presidente del Torino, Urbano Cairo ricorda i 70 anni della tragedia di Superga. Cairo parla anche del derby di ieri con la Juventus: “E’ stata una gara davvero bella, peccato non aver vinto, ma Cristiano Ronaldo ha fatto un grande gesto tecnico. Il Torino c’è, è vivo, e non sente il peso di certe gare. Questo è segno di crescita, Mazzarri ha trasmesso qualcosa in più”.
“Sono passati 70 anni ma il ricordo del Grande Torino e di tutte le vittime della tragedia di Superga è sempre vivo”. Queste le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina, nel giorno del 70° anniversario della tragedia di Superga. “Quella granata -ricorda Gravina- è stata una delle squadre più forti di tutti i tempi, una corazzata invincibile formata da campioni che difendevano anche la maglia azzurra e che fece innamorare milioni di italiani. Ha fatto sognare tanti tifosi e tanti bambini, cresciuti nel mito di quei giocatori che hanno contribuito a risollevare il morale del Paese dopo gli anni difficili della guerra”. “Il calcio – conclude il n.1 della Figc – è passione, mito e memoria, tre parole che evocano il ricordo di quel Grande Torino capace di trasmettere ancora oggi emozioni”.
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