CONFERENZA STAMPA SARRI- Tutto pronto per la conferenza stampa di presentazione di Maurizio Sarri, neo tecnico bianconero. Arrivato a Torino con un volo privato ieri pomeriggio, l’ex Chelsea è pronto all’inizio della nuova avventura sulla panchina dei bianconeri. Prima la conferenza stampa, poi il viaggio in Grecia per un colloquio con Cristiano Ronaldo. Sarri è carico e non vede l’ora di intraprendere il suo nuovo percorso professionale.
Detto questo, non mancheranno sicuramente le domande sul suo passato al Napoli e anche sul fronte mercato. Si cercheranno di capire le nuove strategie bianconere e il nuovo tema tattico.
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L’ARRIVO ALLA JUVENTUS– “Quando dissi che avrei querelato il giornalista per il passaggio dal Napoli alla Juventus, lo dissi per una notizia infondata non per la Juventus. Io al Napoli dovevo creare tutte le situazioni per battere la Juve, lo rifarei, era una rivalità sportiva. Ora la mia professionalità mi porterà a dare il tutto per la Juve. Magari posso sbagliare i modi, ma era una rivalità sportiva”.
SUL PRESUNTO TRADIMENTO AL NAPOLI– “Io ho sempre dato il mio 110% in ogni squadra in cui sono stato e lo farò ora anche con questi colori addosso. Io ripeto, devo rispettare la mia professione e professionalità e questa è un’occasione che mi si è presentata e ho deciso di accettare”
SUL PRIMO IMPATTO ALLA JUVE– “Io ho visto una società unita e compatta. Mi sento circondato da persone solide e compatte e che viaggiano tutte sulla stessa strada. Il punto forte è la mentalità e compattezza. Scetticismo? Esiste un solo modo per levare lo scetticismo dalla persone, vincere e convincere”.
DYBALA E RONALDO– “Io penso che Dybala e Ronaldo possano giocare in qualsiasi modulo e ruolo per le qualità che hanno. Poi è chiaro che bisogna analizzare le cose da un punto di vista dell’equilibrio e dal punto di vista tattico. Una squadra che vince e diverte non si può considerare frivola. Con l’Empoli mi dissero, se ero sicuro di salvarmi giocando in quel modo, ci salvammo con 6 giornate d’anticipo”.
SULLA DIVISA– “Da contratto c’è scritto che dovrò utilizzare la divisa ufficiale. Per la panchina preferirei stare con la tuta, ma su questo ci confronteremo. L’importante è che a 60 anni non mi mandino nudo”.
SUL PROSSIMO MATCH CONTRO IL NAPOLI– “Se riceverò applausi sarà una manifestazione d’amore. Se riceverò fischi, sarà comunque una manifestazione d’amore. Io al Napoli ho fatto tutto quello che potevo fare, ho dato tutto me stesso. Ho combattuto con la sciabola in mano. Poi tutte le storie finiscono, sono andato all’estero, ma ora devo rispettare la mia professione. Si è presentata la miglior squadra italiana e mi hanno convinto anche in maniera molto rapida. Basta sceneggiate, altrimenti da questa storia non se ne uscirà più“.
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