Intervenuto in conferenza stampa, prima della sfida contro il Borussia Mönchengladbach , l’allenatore dell’Inter, Antonio Conte, tratta vari argomenti
Un’ultima chance per restare aggrappati al treno Champions League. L’Inter che si appresta ad affrontare in trasferta il Borussia Mönchengladbach è una squadra felice solo in parte dopo la vittoria sul campo del Sassuolo. Tante le difficoltà d’inizio stagione e in Europa ancora zero vittorie. Le ultime due sconfitte col Real Madrid hanno complicato i piani. L’Inter è ultima del girone e per arrivare agli ottavi di finale dovrà vincere le prossime due sperando in passi falsi dei diretti rivali per la qualificazione. In conferenza stampa, pochi minuti fa, Antonio Conte ha presentato la partita, soffermandosi sul passato, sulle difficoltà dell’inizio e anche su alcune voci circolate attorno al rendimento di Hakimi, uno dei nuovi acquisti più attesi.
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Una delle principali critiche mosse a Conte, in queste settimane, è l’assenza di equilibrio. La squadra fatica a essere compatta, ha subito troppi gol. La manovra non è fluida, spesso ci si affida alle sponde di Lukaku e, in generale, alle giocate dei singoli. Per Conte, questo è vero solo in parte. Le iniziali difficoltà, comunque, dipendono da tanti fattori. Uno in particolare.
Conte dice: “In pochissimo tempo ci siamo trovati a dover giocare tante gare ufficiali coi nuovi arrivati come Hakimi, Kolarov e Vidal. Se per Arturo e Darmian, che già ho allenatore, è stato più facile inserirsi, per altri c’è stato poco tempo. Abbiamo buttato tutti nella mischia e abbiamo rischiato”. Inter balbettante, dunque, a causa dei molteplici impegni, ma questo è un problema comune per tutte le squadre, ognuna alle prese col proprio mercato complicato e con un calendario sin da subito già ricco d’impegni.
Conte, tra i vari temi trattati in conferenza, si è soffermato anche sulle difficoltà riscontrate in questo avvio dis tagione da Achraf Hakimi: “Andate a rivedervi cosa ho detto a inizio stagione. Deve lavorare in fase difensiva, ha tante potenzialità ma in Italia ci sono diverse pressioni, più alte, rispetto a Inghilterra e Germania, soprattutto se giochi nell’Inter”. L’esterno ex Real Madrid è ancora molto giovane, ha appena 22 anni, ma dopo un avvio sprint, due assist con Fiorentina e Benevento e gol coi giallorossi, si è fermato, senza più incidere in zona offensiva. Conte spera di ritrovarlo quanto prima.
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