La Roma perde in casa del Napoli e non vedeva l’ora di andarsene dal San Paolo: a fine partita spunta un retroscena sfuggito a molti
Non c’è mai stata partita, forse solo all’inizio quando la Roma s’è fidata della sua qualità, convinta bastasse per novanta minuti. Non aveva fatto i conti con l’orgoglio del Napoli spinto dal ricordo di Diego in una notte magica. Venti minuti di buona Roma, poi il crollo. Il primo stop in campionato – dopo quello a tavolino col Verona – autorizza riflessioni profonde ma anche parziali, perché una battuta d’arresto è concessa a tutti, specie a una squadra che, in questo avvio di campionato, aveva saputo reagire alle iniziali critiche diventando, per molti, sorpresa del torneo.
Ma la gara del San Paolo, nelle statistiche e nel risultato, è stata a senso unico. Devastante il dominio del Napoli: quattro gol, sedici tiri, nove in porta, 54% di possesso palla, 7 azioni nitide, 11 corner. La Roma ha fatto poco, appena 7 tiri e 2 azioni, ma Meret raramente s’è sporcato i guantoni. Un solo tiro in porta, per il resto tanta imprecisione e pochissimi spunti degni di nota. Una battuta d’arresto da resettare quanto prima.
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C’è un episodio, curioso, sfuggito a molti nel finale di gara: la redazione di Sky Sport ha rivelato che, a ridosso del novantesimo, la Roma ha chiesto all’arbitro di procedere pure col triplice fischio, autorizzando l’assenza del recupero. Come a dire: finiamola qui e anche in fretta. La Roma non vedeva l’ora di tornare a casa, uscendo di scena, abbandonando una gara che sperava di affrontare in modo diverso. L’aveva preparata bene, Fonseca, ottimo piglio, avvio di personalità, poi la Roma s’è sciolta, ha perso i riferimenti, le misure. Non si è più ritrovata.
Il Napoli è stato superiore e, soprattutto, ha concesso poche volte alla squadra di Fonseca l’opportunità di rientrare in corsa. Oltre ai gol, quattro e quasi tutti molto belli, l’undici di Gattuso è stato perfetto in fase difensiva, annullando Dzeko – non al meglio, lo ha ammesso lo stesso bosniaco – e rendendo inoffensive le proposte degli esterni d’attacco. Una classica domenica storta, per la Roma, da dimenticare quanto prima. Per questo Pedro e compagni hanno insistito affinché arrivasse quanto prima il triplice fischio.
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