Pel%C3%A8+su+Maradona%3A+%26%238220%3BIo+segnavo+in+tutti+i+modi%2C+lui+no%26%238221%3B
serieanewscom
/2021/04/12/pele-maradona-brasile-fabio-fazio-rai/amp/
Attualità & Social

Pelè su Maradona: “Io segnavo in tutti i modi, lui no”

Scritto da
Marco Russo

Ospite di eccezione a “Che tempo che fa”. Intervistato ai microfoni Rai da Fabio Fazio nientemeno che Edson Pelè, O’Rey.

Edson Arantes do Nascimiento. Questo il nome dell’ultimo ospite della trasmissione di Rai 3 “Che tempo che fa”. Il programma, condotto da Fabio Fazio, è stato in grado di mettere a segno un grande colpo per gli amanti del calcio, invitando colui che è noto ai più come Pelè.

Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI!

O’Rey si è presentato in collegamento dal Brasile, ed è sembrato il solito Pelè. Gentile, positivo ed allegro. Non a caso la prima battuta è stata relativa alla opportunità di chiamarlo signore: “Non fatelo, mi fa sentire vecchio”. Questo è Pelè, 80 anni e 1283 gol segnati in carriera, un uomo che non ha mai perso di vista le proprie priorità, fra cui risaltano la gioia e l’umiltà. “Vi racconto perché mio padre mi disse che ci vuole fegato per fare il calciatore. Ora si parla di grinta. A quei tempi si diceva così perché il fegato è importante, soprattutto per chi beve tanto”, una battuta amara, addolcita dal suo sorriso buono.

In diretta da Santos, colui che da moltissimi appassionati è considerato il più grande calciatore di tutti i tempi, si apre raccontando il suo passato, i sogni che ha inseguito sul suo percorso che l’ha portato a diventare leggenda. Si parla molto del padre di Pelè, Dondinho, ex calciatore di Atletico Mineiro e Vasco da Gama: “Mio papà giocava, aveva il numero 9, faceva il centravanti, segnò tanti gol di testa, una volta ne fece 5 tutti di testa. A Dio chiedevo di essere uguale a lui. Per questo mi commuovo quando parlo di questo, e ringrazio Dio. Uno dei consigli più importanti che mi ha dato, non solo per lo sport, fu di non pensare di essere migliore degli altri”. La commozione nel racconto del campionissimo è visibile, così come il sorriso che non lo abbandonerà per tutta la durata dell’intervista.

L’intervista di Fazio mette in mostra l’umanità di un personaggio leggendario

Pelè e Maradona (Getty Images)

Il racconto prosegue con le origini del suo nome, di cui va molto fiero: “Pelè non mi piaceva, mi chiamo Edson, in onore di Thomas Edison. Mi chiamarono così perché nell’anno in cui nacqui arrivò la luce nel mio paese”. La regia Rai non dimentica di riproporre alcune delle giocate migliori di Pelè, che ammette di far fatica a riguardare le sue prodezze senza commuoversi. Si arriva dunque a parlare del mondiale svedese del ’58, anno in cui O’Rey venne convocato nonostante avesse solo 16 anni: “Fu una sorpresa venire convocato a 16 anni per il Mondiale in Svezia. Non pensavo fossero tutti così diversi da noi quando sbarcammo. Non c’erano neri, e mi chiedevo che Paese fosse senza neri. Poi mi hanno spiegato. Fu un cambiamento incredibile nella mia vita. Mi dicevano che ero troppo giovane, che era una finale, che ci guardava tutto il mondo. Oggi mi dico quanto è stato buono Dio con me a darmi la forza di un adulto in quell’occasione“.

LEGGI ANCHE >>> Atalanta e l’ambizione Scudetto, arriva la risposta di Gasperini

Dopo aver mostrato un video messaggio a lui rivoltogli da Gianni Rivera, nel quale l’ex azzurro dice di provare una certa nostalgia per il calcio che fu, aggiungendo che Pelè è stato forse il migliore di tutti, e dopo aver disquisito su quanti, dei 1283 gol totali, ricorda, compaiono sullo schermo di “Che tempo che fa” delle foto che lo vedono ritratto in compagnia di Diego Armando Maradona, il primo “rivale” nel cuore degli appassionati nella corsa all’ipotetico trono del migliore di sempre, un titolo che sembra dover essere assegnato (di questi tempi) in ogni sport. Edson parla in tutta onestà del rapporto con Diego: “A volte ci incontravamo, anche se non eravamo intimi amici”. Poi regala qualche dettaglio più intimo: “Scherzavamo: “Dicono che sei più forte di me, ma io faccio gol di destro, testa, sinistro. Tu no. Ma siamo tutti uguali davanti a Dio”.

L’intervista di Fazio si completa con le immagini del millesimo gol segnato contro il Vasco da Gama al Maracanà e la conseguente festa (con tanto di invasione di campo), stando alle sue parole completamente inaspettata.

Articoli recenti

Lazio, 20 milioni per il primo colpo: il sacrificato che finanzierà l’acquisto

Maurizio Sarri può abbracciare presto il primo colpo: 20 milioni il costo ma c'è un…

56 minuti ago

Napoli, Lookman rischia di sfumare: ADL lo “boccia” per questo motivo

Ademola Lookman può sfumare definitivamente per il club azzurro: è il patron De Laurentiis a…

2 ore ago

Solo 34 milioni e addio Serie A: che spreco per il calcio italiano

Non servivano cifre folli. Bastava un po’ di coraggio in più, un segnale, un’azione concreta.…

3 ore ago

Xhaka al Milan, nuova chiave per sbloccare la trattativa: Tare ha un piano

Il centrocampista svizzero potrebbe ulteriormente avvicinarsi ai rossoneri, attraverso una nuova chiave utile per sbloccare…

5 ore ago

Napoli scatenato, doppio acquisto da sogno: i colpi che esaltano Conte

Gli azzurri stanno vivendo un inizio di calciomercato clamoroso, con la società che sta preparando…

6 ore ago

Juve, arriva Jonathan David: c’è l’indizio che conferma tutto

Jonathan David il nuovo bomber per Igor Tudor: l'indizio conferma tutto ed i tifosi sono…

8 ore ago