Radja Nainggolan, centrocampista dell’Inter, è intervenuto sul rapporto con Antonio Conte e le possibilità mancate in nerazzurro, prima di andare al Cagliari.
Per la terza volta Radja Nainggolan ha lasciato il Cagliari per fare rientro all’Inter, club proprietario del suo cartellino. In nerazzurro il centrocampista non gode di troppa considerazione e infatti si sta trattando per un nuovo ritorno sull’isola sarda, che il giocatore considera come casa. Tuttavia, in occasione di un’intervista concessa ai microfoni di SKY, il belga ha dato vita a un piccolo sfogo relativo al suo ultimo arrivederci all’Inter, sotto la guida tecnica di Antonio Conte.
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“Quando mi sento preso per il c**o, è difficile per me accettare una persona”, ha esordito Nainggolan, che poi ha spiegato: “Quando l’Inter ha deciso di darmi via, le cose mi sono state dette in faccia. Mi sono giocato le mie possibilità e non le avute, e Conte non mi ha mai assicurato una maglia da titolare, ma nemmeno mi ha spiegato il mio ruolo. Mi ha detto solo di allenarmi e di farmi trovare pronto”.
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Fin qui, pare che Nainggolan non abbia nulla da rimproverare all’ormai ex allenatore dell’Inter, ma in realtà avrebbe desiderato maggiore franchezza: “Si può discutere il fatto che non ho mai avuto 40 minuti in campo per mettermi in gioco. Io, come ho spiegato anche a lui, non sono mai stato uno che ha giocato con la concorrenza. Sono sempre stato un titolare e non so cosa significhi iniziare dalla panchina. Se rivedo Conte, lo saluto perché con me è stato chiaro, al contrario di quanto mi è successo in Nazionale. Non mi è mai stato motivato il perché mi abbiano fatto fuori. Vedermi titolare e non portarmi nei 23 mi sembra una follia”.
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