Finito il mercato è tempo di giudizio: quello relativo alla Juventus non può che essere negativo con tante domande inevase
Fine dei giochi senza nessun sussulto finale per la Juventus. I bianconeri hanno perso Ronaldo e si sono ‘consolati’ con Locatelli, Kaio Jorge e Moise Kean. Troppo poco per i tifosi che si aspettavano il grande colpo: se non il bomber di livello internazionale, almeno il ritorno di Miralem Pjanic, inseguito una intera estate e poi lasciato a Barcellona per l’impossibilità di aggiungere il suo stipendio al monte ingaggi attuale.
Invece l’ultimo giorno di mercato se ne è andato senza sussulti se non quelli dati dalle cifre ufficiali delle operazioni Ronaldo e Kean: 15 più 8 l’addio di CR7, fino a 38 milioni potrà costare invece Kean, una somma che ha fatto storcere il naso a qualcuno.
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Tra questi c’è anche l’ex difensore del Parma Lorenzo Minotti, ora opinionista a ‘DAZN’. Il suo giudizio alla ‘Gazzetta dello Sport’ sul mercato della Juve non è certo positivo. “Vedo un po’ in difficoltà la Juve – spiega – ci sono delle cose che non si capiscono. Kean al posto di CR7?”
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I dubbi non mancano su come è stata costruita una squadra che parte, obbligatoriamente, per vincere lo scudetto. Ad Allegri il compito di trasformare i calciatori bianconeri in una squadra, quella che non si è vista contro Udinese ed Empoli. Dybala il talento più puro a suo disposizione e poi le scommesse: soprattutto Kean, ma anche Kajo Jorge, ai quali spetterà il compito di assicurare i gol che fino a qualche giorno fa erano garantiti da Ronaldo.
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