L’avvio della Juventus non è stato promettente ma le colpe principali secondo Del Piero sono della società: ‘Pinturicchio’ discolpa Allegri
Solo un punto in tre partite. L’avvio di campionato della Juventus è stato stentato oltre il previsto. Era successo anche un’altra volta durante la lunga parentesi in cui i bianconeri sono riusciti a strappare lo scudetto. Ed era capitato nel secondo anno di Allegri sulla panchina. Era però una squadra differente. La cura del tecnico livornese fino a questo momento non ha sortito miracoli. Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, l’ex capitano della Juventus Alessandro Del Piero ha analizzato vari temi d’attualità in casa della società di Andrea Agnelli.
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L’ex attaccante bianconero Alessandro Del Piero si è unito alla lista dei ‘difensori’ di Allegri: “Mi piace molto come allenatore, ha le idee chiare ma non può fare miracoli. Il problema della Juventus non può essere condotto alla guida tecnica. Serve fare un grosso lavoro per svoltare”.
‘Pinturicchio’ ha parlato pure dell’addio di Cristiano Ronaldo, passato al Manchester United (con cui ha firmato una doppietta all’esordio) e sostituito da Moise Kean: “Bisogna fare i conti con la realtà. E’ evidente che Ronaldo non voleva restare, così come è chiaro che liberarsi di un ingaggio così pesante potesse far comodo alla società. Per capire se è stato sostituito bene o male bisogna misurarsi con le risorse economiche del momento. L’attacco della Juventus però resto convinto che possa essere molto competitivo”.
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Del Piero critica la società, rea di non aver saputo costruire una rosa all’altezza della statura del portoghese: “Un fuoriclasse come lui andava preso ma intorno a una superstar come lui è mancato un contorno adeguato. La squadra non è cresciuta. I risultati europei non sono stati all’altezza ma neppure il City ha mai vinto la Champions malgrado i grossissimi investimenti compiuti. Pertanto non sempre pagano”.
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