La partita con il Milan risponderà alla domanda fondamentale della stagione della Juventus: per Allegri è la prova d’appello
Vincere o annegare. Il campionato della Juventus è già ad un altro bivio. Lo era quello con il Napoli e non è finita bene per Allegri. Lo sarà contro il Milan e i bianconeri sperano in un risultato diverso. Magari come quello in Champions con lo 0-3 a Malmoe che è servito a tirare un po’ su di morale la compagine juventina. Certo l’avversario domani sera sarà di tutt’altro spessore e soprattutto vorrà dare il colpo (quasi) di grazia ad una delle rivali più accreditate ad inizio stagione.
Vincere per il Milan significherebbe portarsi a +11 dalla Juventus, un bel bottino nonostante poi mancheranno ancora 34 partite al traguardo. Al contrario Allegri si trova davanti quella che sul ‘Corriere dello Sport’ è definita come una “prova d’appello”. Allegri si aspetta risposte convincenti ed intanto fa delle scelte non certo popolari: fuori quasi sicuramente de Ligt, per ridare spazio al capitano Chiellini al fianco di Bonucci. In panchina anche Chiesa per avere una carta da giocarsi a gara in corso.
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Milan come esame fondamentale per la stagione della Juventus. Ne è convinto Alberto Polverosi che sul Corriere dello Sport, infatti, scrive: “La partita col Milan porta dietro la domanda fondamentale della stagione bianconera: i tre gol al Malmoe hanno liberato la testa della Juve oppure il suo problema è ben più grave di uno strano blocco mentale, ovvero è un problema di natura tecnica?”.
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La risposta al campo con qualche anticipazione sulla risposta: in caso di crisi “si potrà parlare liberamente e lecitamente di crisi”.
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