Allegri, Dybala e le due facce della stessa Juventus che rischiano di far scoppiare una crisi di identità tra le fila dei bianconeri
L’avvio di stagione è stato problematico. Sia dal punto di vista del gioco, sia soprattutto dal punto di vista dei risultati. E se il primo può anche latitare, il secondo era alla base del ritorno di Massimiliano Allegri. Corto muso, all’italiana o come più vi aggrada: la Juventus è tornata Juventus dopo essere andata fuori giri nelle prime uscite stagionali del Max-bis.
“Aver lasciato così tanti punti per strada ci ha condizionato. Dovevano ripartire dalle basi, quindi da una buona base difensiva. E solo questo poteva darci un po’ di autostima e fiducia”: parole di Allegri a DAZN, nell’immediato post gara di Milano, e che condensano tutta la redenzione (e anche l’estirpazione del timore) che il tecnico livornese ha dovuto attuare dopo aver raccolto un solo punto nelle prime tre gare di Serie A.
Parole che, però, sembrano quasi cozzare con quelle di Paulo Dybala, sempre a DAZN e sempre nel dopo-Inter: “Dobbiamo migliorare nella fase offensiva. Se giochiamo per vincere 1-0, quando ci segneranno poi non basterà”. Una frase sibilata a margine di un discorso ben più ampio, ma che può tradire e rivelare una piccola crisi di identità tra le fila della Juventus.
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D’altronde, che ci sia stata una crisi di identità è piuttosto palese. Prima l’addio di Allegri, poi il biennio Sarri-Pirlo e infine il ritorno dello stesso Allegri. Tre anni dove la Juventus ha provato ad evolvere il proprio gioco e la propria filosofia in campo, per poi abiurare e negare tutto in nome dei risultati e in nome di uno spauracchio (quello dello scorso anno) che ha fatto tremare l’intero ambiente bianconero.
Adesso, le frasi del tecnico livornese e di Dybala schiudono un nuovo punto interrogativo: questa Juventus ha un problema in attacco? È vero, gli infortuni hanno penalizzato il reparto offensivo della Vecchia Signora, ma è solo questa la causa dei pochi gol segnati? Oppure c’è un’eccessiva preoccupazione per la fase difensiva tra le fila dello staff tecnico bianconero?
Domande a cui solo il tempo saprà rispondere, anche se l’argentino lancia l’allarme col sorriso sulle labbra. Cosa faranno Allegri e la Juventus quando segnare un solo gol non basterà più?
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