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Serie A

Milan, il giudizio è tagliente: “Soffre della sindrome del cucciolo”

Scritto da
Filippo Partenzi

Il Milan continua ad offrire un rendimento deludente in Champions League. Sconcerti analizza il momento della squadra di Pioli.

Il ruolino di marcia non ha rispettato le aspettative iniziali. Tre sconfitte consecutive, a cui ha fatto seguito ieri il pareggio casalingo con il Porto. Un punto che consente al Milan di continuare a sognare ancora la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League tuttavia, per centrare l’obiettivo avrà bisogno di battere sia il Liverpool che l’Atletico Madrid. Il tutto, poi, potrebbe non bastare visto che servirà pure una combinazione favorevole dei risultati delle altre partite.

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Il Milan (Getty Images)

Milan, in Champions League il cammin è in salita

Il tecnico Stefano Pioli dal canto suo ci crede ma, finora, il Milan versione carro armato ammirato in campionato ha palesato diversi limiti in Europa. Una duplice forma, che preoccupa non soltanto i tifosi rossoneri ma anche Mario Sconcerti il quale ha parlato proprio di questo differente rendimento offerto dalla squadra nelle due competizioni. “Bisogna ricordare che il girone era pessimo. Ma non può esserci una differenza così netta – si legge in un suo editoriale apparso sul ‘Corriere della Sera’ – del tra campionato e Champions. Sembra la sindrome del cucciolo che non si fida a lasciare la tana, una piccola paura di volare, ma non è più naturale, è diventato un limite”.

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Il pareggio con il Porto, secondo Sconcerti, in ogni caso non influenzerà il cammino del Milan in Serie A. “Non avrà comunque conseguenze sul derby, se vincerà o perderà non sarà per questa delusione” Positivo, invece, il giudizio sull’Inter vittoriosa contro lo Sheriff. “Ha giocato bene prima e dopo i gol, a ritmi bassi ma giusti, cercando la qualità dell’esperienza, quella che serve contro avversari non modesti ma ingenui e intimoriti prima ancora di entrare in campo. È stata buona l’insistenza dell’Inter, mai in affanno in mezzo a un catenaccio che portava via tante energie ai moldavi”. 

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