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Serie A

“Dopo quell’abbraccio ho pianto”: Insigne racconta il suo Maradona

Scritto da
Alessandro Montano

Nel ricordo di Diego Armando Maradona, la lunga intervista di ‘ESPN Argentina’ a Lorenzo Insigne: il retroscena dell’azzurro

Tra il dolore ed il rispetto, Napoli e tutto il mondo prosegue nel suo omaggio a Diego Armando Maradona. “Per noi oggi è un giorno triste. Diego ha dato tanto ai napoletani”, ha raccontato Lorenzo Insigne, capitano del Napoli, ai microfoni di ‘ESPN Argentina’. “Gli saremo sempre grati per averci fatto sognare e averci fatto vincere. Resterà per sempre nei nostri cuori”, ha spiegato l’azzurro.

Di qui, Insigne continua: “Diego ha lasciato solo grandi ricordi e lo dimostra il grande affetto che gli ha riservato Napoli in questi giorni. Si fa fatica anche a parlarne. Si è messo contro tutto e tutti per difendere questi colori e questa città e possiamo dirgli solo grazie. Non l’ho visto giocare, ma ha dato un grande impatto a Napoli e al Napoli – prosegue l’azzurro – Ha rifiutato anche realtà superiori alla nostra, perché voleva portarci in alto. Al di là del campo, ho sentito grandi storie su Diego anche fuori dal rettangolo di gioco. Ha aiutato tante persone intorno a lui”.

Il retroscena di Insigne, poi, sul tatuaggio dedicato a Maradona: “L’avevo sempre voluto fare. Quando è venuto a mancare, ho colto l’occasione. Voglio che sia sempre con me. Ha fatto tanto per noi, lo porterò sempre sulla mia gamba e nel mio cuore. Ho visto tante videocassette di Diego. E ora c’è internet. Non lo dico io, lo dicono i fatti: è stato il miglior giocatore di tutti i tempi. E noi napoletani siamo orgogliosi di averlo avuto con noi. Ci ha difeso per tutta la sua vita. Giocare al Maradona è un’emozione incredibile”.

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Insigne (LaPresse)

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“Ho pianto…”, il bellissimo retroscena di Insigne al primo incontro con Maradona

Insigne continua, raccontando il suo primo incontro con Maradona: “Quando ho conosciuto Maradona è stato pazzesco. L’ho visto una volta allo stadio e una volta al teatro (in occasione di un evento al San Carlo, ndr). La prima volta è stata lì, ci siamo anche fatti una foto abbracciandoci… È stato un momento indimenticabile. Quando sono rientrato in taxi, tornando a casa, ho pianto. È stata un’emozione fortissima. Non abbiamo avuto modo di parlare, ma è bastato quel gesto”.

Poi, la reazione dell’azzurro alla morte dell’argentino: “Quando ho saputo della sua scomparsa, la notizia era ovunque. È stato uno shock per tutti, soprattutto per me. Dopo averla letta, chiamai subito in società per avere conferme. Ci rimasi malissimo e scoppiai in lacrime. Uno come Diego è come uno di famiglia. È stato un duro colpo. Non voglio entrare nel merito, ma se le cose fossero andate meglio, sarebbe potuto ancora essere con noi. Non sapremo mai la verità, fanno fatica a saperla persino i familiari. Questo fa ancora più male“.

Sull’affetto dei napoletani: “Anche senza lo stadio e la statua, avrebbe continuato a far parte di noi. In ogni angolo della città c’è una foto o un ricordo di Diego. Che sia un bar o che altro. Se fosse ancora vivo, sarebbe stato tutto più bello. Sicuramente da lassù, sarà orgoglioso di noi napoletani”.

Poi, l’interrogativo di ‘ESPN Argentina’: Se Diego fosse rimasto a vivere a Napoli? “Non avrebbe potuto girare per strada (ride, ndr) – risponde Insigne – Al di là di tutto, per noi ha cambiato poco: Diego è sempre stato al nostro fianco. In ogni sua intervista ha difeso e esaltato Napoli, questo ci rende orgogliosi. Ancora oggi è difficile realizzare che Diego sia andato. Per come sono andate le cose, non possiamo entrare nel merito. Solo possiamo continuare a mostrare tutto il nostro affetto, come stanno facendo i napoletani e faranno di anno in anno”.

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