Jean-Michel Aulas, presidente del Lione, è stato squalificato in Francia per aver minacciato l’arbitro: Bosz ha detto la sua.
Il Lione il 21 novembre ha affrontato solo per pochi minuti il Marsiglia, in casa propria. Poi, però, la gara poco dopo il suo inizio è stata sospesa a causa di una bottiglia che ha colpito in testa Dimitri Payet, trequartista della squadra ospite. Il Lione è stato punito con un punto di penalizzazione. Inoltre, il match, quando verrà recuperato, sarà giocato a porte chiuse. Non solo questo: anche il presidente del club, Jean-Michel Aulas, è stato punito per il comportamento mostrato ma l’allenatore, Peter Bosz, non ci sta e dice la sua.
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Jean-Michel Aulas, presidente del Lione, si è dovuto arrendere a 10 partite di squalifica, di cui cinque ‘sospese’, per l’atteggiamento tenuto in Lione-Marsiglia contro Ruddy Buquet. La Federcalcio francese, quindi, ha deciso per la punizione dopo che il presidente ha minacciato l’arbitro del match per la ripresa.
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Oggi, però, Peter Bosz, allenatore del Lione, ha voluto prendere le difese del suo presidente e ha dichiarato: “Quello che non mi piace è che l’arbitro non abbia detto la verità. Non parlo molto bene il francese ma capisco quasi tutte le domande. L’arbitro ha detto chiaramente che la partita doveva essere ripresa. Ora invece dice di non averlo mai detto, è un bugiardo“.
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