Mentre la sfida con l’Inter si avvicina Allegri spera in buone notizie dall’infermeria ma potrebbe essere costretto a inventarsi la difesa.
La gara vinta dopo una clamorosa rimonta con la Roma, decisa da una rete dell’eroe inatteso De Sciglio e da Szczesny, capace di neutralizzare un rigore proprio nel finale, ha galvanizzato la Juventus ma allo stesso tempo stravolto le certezze di Massimiliano Allegri.
Il tecnico bianconero infatti era convinto di aver cominciato la ricostruzione della squadra, protagonista nella prima parte di stagione di troppi alti e bassi, ritrovando le certezze difensive. Le 3 reti incassate all’Olimpico da Abraham, Mkhitaryan e Pellegrini, oltre ai numerosi pericoli corsi durante i 90 minuti, hanno però detto tutt’altro.
La Juventus attuale è ancora in difficoltà , nonostante la vittoria ottenuta contro la Roma. Ha perso Chiesa, vive di fiammate e soprattutto si trova in piena emergenza in difesa. Un aspetto, quest’ultimo, che non fa dormire sonni sereni a Massimiliano Allegri a poche ore dalla sfida valida per la Supercoppa Italiana con l’Inter.
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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi fotografa la situazione: contro il miglior attacco del campionato – 51 i gol segnati dall’Inter – la Juventus rischia di scendere in campo con una difesa a dir poco rabberciata e che rischia di soffrire parecchio contro Dzeko e compagni. Rendendo molto difficile la conquista del primo trofeo stagionale che anche moralmente potrebbe significare molto in vista del resto della stagione.
Matthijs de Ligt e Juan Cuadrado saranno squalificati: l’olandese è stato espulso contro la Roma, il colombiano ammonito ma era diffidato. Inoltre anche Danilo non sembra essere in condizione dopo un lungo stop: è rientrato nel gruppo da pochi giorni, difficile possa avere i 90 minuti nelle gambe.
Infine c’è Bonucci, il vero leader della retroguardia bianconera. Fermato da un problema muscolare, deciderà oggi se potrà essere della gara o no. Ma la sensazione è che un suo recupero, che pure potrebbe fare la differenza, sarà difficile.
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E allora Allegri deve arrangiarsi: davanti a Szczesny linea a quattro con De Sciglio a destra, coppia di centrali obbligatoriamente composta da Rugani, ultimo nelle gerarchie e titolare per forza, e Chiellini appena rientrato. C’è scelta soltanto a sinistra, con il duello Alex Sandro–Luca Pellegrini. Poco per essere fiduciosi contro nomi come Dzeko, Lautaro e Correa.
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