Ottavo esonero registrato in Serie A nella stagione 2021/2022: per inseguire la salvezza il club coinvolto si affiderà a uno specialista.
Da sempre gli appassionati di calcio discutono sull’effettiva importanza dell’allenatore nei successi o fallimenti di una squadra, da sempre si parla anche di quanto sia o meno utile esonerare un allenatore a campionato in corso. Ma anche se le statistiche in merito sono troppo diverse per stabilire una legge assoluta, una cosa sembra certa: per i “padroni del vapore” i tecnici sono sempre i primi a rischiare il posto.
Arrivata alla 25ª giornata, la Serie A ha registrato fino a questo momento ben 8 esoneri. Il primo, doppio, dopo appena 3 turni, quando saltarono contemporaneamente Eusebio Di Francesco al Verona e Leonardo Semplici al Cagliari. L’ultimo è invece di poche ore fa, protagonista la Salernitana che già all’8ª giornata aveva sostituito il tecnico della promozione Castori.
È saltato infatti anche il suo sostituto, Stefano Colantuono, tornato a Salerno dopo 3 anni lontano dal calcio con l’obiettivo di salvare i campani e che invece lascia dopo 2 vittorie, 3 pareggi e 11 sconfitte che hanno inchiodato ancora di più la squadra all’ultimo posto in classifica. In una situazione disperata, la Salernitana proverà ad affidarsi a un vero e proprio specialista in salvezze, chiamato però alla sfida più difficile in carriera.
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Subito dopo il comunicato ufficiale sull’esonero di Colantuono, arrivato sul sito del club intorno alle 10 di mattina, si sono subito scatenate le voci sul possibile sostituto. Un nome che circolava da tempo intorno alla Salernitana e che presto potrebbe concretizzarsi a discapito di soluzioni più fantasiose paventate nei giorni scorsi.
I campani si affideranno con ogni probabilità a Davide Nicola, recentemente diventato un vero e proprio esperto di salvezze. Entrato nella storia per la clamorosa rimonta che permise al Crotone di conservare la categoria, si è poi ben distinto anche al Genoa e al Torino. Raddrizzando situazioni disperate ma non ricevendo poi il giusto riconoscimento dai club.
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Adesso, molto probabilmente, la sfida più difficile. Salvare una squadra che in 23 gare ha collezionato appena 13 punti, vincendo appena 3 gare, in possesso del peggior attacco e della peggior difesa di tutta la Serie A, distante 8 lunghezze dal quart’ultimo posto. Impresa impossibile? Sarà il campo a fornirci la risposta.
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