Serie A, il match va rigiocato? C’è l’intervento della Corte d’Appello

Mentre la Serie A è nel vivo della stagione, tengono ancora banco i match sospesi mesi fa a causa dell’emergenza per il Covid-19.

L’ondata della variante Omicron di coronavirus, durante il mese di gennaio, ha messo in ginocchio diverse squadre di Serie A, nonostante la maggior parte dei calciatori avessero ricevuto duo o tre dosi di vaccino. Ciò ha generato molta confusione anche rispetto ai protocolli e alla severità degli stessi, in uno scenario di continua mutazione delle regole.

I palloni della Serie A schierati in campo
Palloni Serie A, 2021-22 (LaPresse)

La squadra sicuramente più colpita nell’occasione è stata una sfortunatissima Salernitana, attualmente reduce dalla sconfitta di campionato contro l’Inter. Con una situazione di classifica molto compromessa e un cambio dirigenziale in corso, la società campana ha dovuto districarsi anche tra i diversi casi di giocatori assenti poiché contagiati, invocando il medesimo intervento dell’ASL.

In occasione del match contro il Venezia, in particolar modo, i granata non si sono presentati, per impedimento da parte dell’autorità sanitaria, la quale aveva riconosciuto la causa di forza maggiore come impossibilità per viaggiare.

Arbitri in campo durante Salernitana-Venezia
Gli arbitri durante Salernitana-Venezia (LaPresse)

Venezia-Salernitana, respinto il ricorso: il match si giocherà

La Corte Sportiva d’Appello si è pronunciata circa il riscorso avanzato dal Venezia per la partita dello scorso 6 gennaio 2022. Il club lagunare aveva richiesto la vittoria a tavolino. Il tutto facendo fede sul fatto che con la presenza di 13 giocatori in rosa a disposizione, secondo le decisioni europee univoche alle squadre, si dovesse scendere in campo.

Tuttavia, il Giudice Sportivo nell’occasione era stato in linea con l’ASL rispetto alla forza maggiore. La decisione odierna si accoda a quella già presa. Nessuna vittoria a tavolino: il ricorso è stato bloccato. Ciò non significa che il Venezia desisterà, poiché avrà ancora 30 giorni a disposizione per rivolgersi al Collegio di Garanzia, terzo ed ultimo grado di giudizio. Dopodiché, in caso di ulteriore bocciatura, bisognerà giocare la partita rimasta sospesa nella nuova data stabilita.