Nuovo incubo per l’Italia, ancora una volta esclusa dal Mondiale. Il Ct Mancini riflette sul futuro: intanto, è già pronto il sostituto.
La delusione è stata, e rimane, enorme. L’Italia ieri sera, a causa della sconfitta patita per mano della Macedonia del Nord, ha dovuto dire addio per la seconda volta consecutiva al sogno di partecipare al Mondiale. Un nuovo incubo, dopo quello già vissuto nel 2017. L’euforia dovuta alla vittoria dell’Europeo è ormai alle spalle, dimenticata. Di fronte c’è un futuro tutto da ricostruire e il discorso comprende anche il Ct Roberto Mancini.
L’allenatore, al termine della gara, si è presentato in conferenza stampa con gli occhi lucidi conscio della delusione fornita ai tifosi. Nell’occasione ha difeso la squadra (“ai ragazzi voglio più bene ora che a luglio”), rinviando qualsiasi discorso riguardante il suo destino. Il presidente della Figc Gabriele Gravina, presente anche lui davanti ai giornalisti, intende tenerlo ancora al centro del progetto reputandolo il profilo ideale con cui ripartire ma al momento non ci sono certezze su quello che avverrà.
Ora va metabolizzata una debacle pesante, la più cocente nella storia della selezione azzurra, figlia di numerosi errori commessi in campo da quelli che dovevano rappresentare le colonne portanti della squadra. Poi si vedrà. La posizione di Mancini resta quindi in bilico e intanto l’edizione odierna della ‘Gazzetta dello Sport’, ha lanciato alcune indiscrezioni sul nome che potrebbe prendere il suo posto nel caso in cui si concretizzasse l’addio.
Il sostituto del Ct potrebbe essere Fabio Cannavaro, che da tempo ha concluso i suoi impegni in Cina mettendosi alla ricerca di un incarico in Europa e, soprattutto, in Italia. I contatti, per il momento, non sono stati ancora avviati tuttavia nell’ambiente circola già questa ipotetica soluzione. Il difensore campione del Mondo, nel caso, verrebbe poi affiancato da Marcello Lippi.
Un duo che ha scritto la storia della Nazionale, su cui la Federazione ha iniziato subito a riflettere. La speranza è quella di riuscire a convincere Mancini a restare, ma le sue parole di ieri (“sono io il responsabile, devo riflettere”) obbligano la Figc a individuare quanto prima un piano B. Le riflessioni andranno avanti ancora per qualche giorno, poi arriverà il momento delle decisioni definitive.
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