Dopo l’eliminazione dai play-off mondiali, l’Italia di Mancini è stata pervasa dalle critiche ma tutto si può risolvere con un’equazione.
Sono le ore, minuto più minuto meno, 22.35 di giovedì 24 marzo 2022 ed all’improvviso un brivido scorre lungo la schiena, cala un silenzio tonante, gli occhi sono spalancati e la è bocca aperta come non mai.
Ore 22.37, minuto più minuto meno, di giovedì 24 marzo e si prende coscienza che la Macedonia del Nord è passata in vantaggio con il gol di Trajkovski, ex Palermo che segna contro l’Italia, che si sta giocando il Mondiale nel capoluogo siciliano, una sceneggiatura che neanche il miglior premio Oscar, accostamento non a caso, avrebbe potuto mai sognare di scrivere, ma queste sono le vie infinite del calcio.
Vie infinite che attraversano stelle, pianeti ed interi universi per poi tornare su un semplice rettangolo verde, in un semplice stadio di una semplice città. In molti affermano che il calcio è una metafora della vita, fatto anch’egli di alti e bassi, ma forse assomiglia più alle misteriose ‘equazioni dell’amore’. Perché all’amore? Perché solo lui può farti provare sentimenti così forti, intensi e contrastanti in un solo nano secondo.
E l’Italia di Mancini, fortunatamente o sfortunatamente, qui dipende da una persona come si approccia alla vita, è l’esempio lampante di cosa può regalare il calcio. Solo otto mesi eravamo tutti in piazza a festeggiare la vittoria di un Europeo ed ora, invece, dobbiamo subire le prese in giro dei tifosi della Svizzera, da non crederci. Era luglio ed amavamo follemente questa squadra, mentre adesso il nostro rapporto con lei è cosi talmente ‘scadente’, Paolo Sorrentino docet .
La vittoria dell’Europeo è stata come quell’amore estivo adolescenziale che dà al cuore una botta di adrenalina assurda ed indimenticabile, mentre la sconfitta contro la Macedonia ha rappresentato l’inverno più profondo e più grigio, caratterizzato dalla routine noiosa ed amorfa che ci accompagna tutti i giorni.
Cosa si può fare adesso? Bisogna leccarsi le ferite e ripartire. Il calcio, prendendo spunto dal film ‘A Beatiful mind’, è soltanto ‘un’equazione dell’amore, dove si può trovare ogni ragione logica. Ma il calcio e la logica non camminano sempre mano nella mano, fortuntamente, e allora qual’è la soluzione dell’equazione Italia? La soluzione è semplice: il segno infinito, con o senza Mancini. Perché l’amore per la Nazionale è destinato a resistere ad infinite intemperie, a prescindere da chi la guidi.
La permanenza di Mancini non è un male per la Nazionale ma il CT deve tornare a compiere scelte coraggiose, così come ha fatto fino alla vittoria dell‘Europeo, schierando chi è al meglio della forma e non per gratitudine nei confronti di chi ha vinto la manifestazione continentale lo scorso luglio.
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