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Juventus

“Sono insoddisfatto…”: Juventus, Vlahovic suona l’allarme

Dusan Vlahovic, attaccante di punta della Juventus, ha rilasciato un’intervista in occasione della quale ha svelato i suoi obiettivi per la nuova stagione sportiva.

Dal momento del suo approdo in bianconero lo scorso gennaio, il giocatore serbo ha dimostrato il suo grande valore, espresso già indossando la maglia della Fiorentina. Il grande salto in avanti non è stato condizionante, poiché l’attaccante era pronto a mettersi in gioco in un contesto ancora più competitivo e pretenzioso, e ha dimostrato con i fatti di aver sempre desiderato la maglia bianconera.

Dusan Vlahovic, Juventus (LaPresse)

La prossima stagione sarà ancora più esigente, poiché il periodo di adattamento è in qualche modo terminato e Vlahovic dovrà dimostrare intesa anche con i nuovi compagni del reparto offensivo: su tutti Angel Di Maria e Paul Pogba.

Una sfida che lo affascina, poiché sarà anche l’occasione per attingere segreti da due campioni internazionali e ne ha parlato in occasione dell’intervista ultima rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’.

Dusan Vlahovic, Juventus (LaPresse)

Juventus, senti Vlahovic: “Voglio entrare nella storia del club”

“Sono cresciuto con l’idea di diventare un vincente e farò di tutto per entrare nella storia del club. Gli obiettivi della squadra vengono prima di quelli personali. Per cui è più importante che vince la Juventus, ma se faccio 30 gol e diventiamo così campioni d’Italia va benissimo!”, ha dichiarato l’attaccante, che ha anche confessato il grande impatto che ha già avuto Pogba sullo spogliatoio nonché il sogno che culla fin da bambino di giocare con campioni del calibro di Di Maria. Anche su Bremer ha mostrato il suo entusiasmo: “È il più forte difensore della A”.

Tutta linfa vitale dopo una stagione difficile, che Vlahovic non dimentica. Anzi, utilizza la delusione per i mancati obiettivi raggiunti per accrescere la competitività nel presente: “Abbiamo perso una finale, sono insoddisfatto della scorsa stagione. Potevo e potevamo fare di già, perciò lavoriamo duro. Io sono giovane e posso migliorare in tutto. A 35 anni si può crescere, figuriamoci a 22…”.

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Scritto da
Sabrina Uccello

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