Il pareggio in Milan-Sassuolo ha segnato comunque un giorno importante per un episodio su tutti: le parole del protagonista.
La partita contro il Sassuolo è stata quella che ha regalato a Simon Kjaer la gioia di tornare a disposizione del Milan e farlo da titolare, al centro della difesa. Un rientro atteso anche dai tifosi, trattandosi di un giocatore impressionante per talento e personalità, fermato durante la scorsa stagione da un terribile infortunio.
A causa della rottura del legamento crociato, il danese l’anno scorso ha dovuto guardare per lo più da casa oltre la metà della stagione. Tuttavia, il peggio è alle spalle.
Il difensore è ai microfoni di ‘MilanTV’, al termine di Sassuolo-Milan, match terminato sullo 0-0, per commentare il suo rientro, ma anche il cambio sollecitato, che ha preoccupato i presenti: “Sto bene, mi sentivo pieno e avevo paura di stirarmi. Per questo sono uscito dal campo”.
In merito alla sua condizione Kjaer ha poi sottolineato: “Mi dispiace molto per Florenzi, spero non sia niente di grave. Io mi sento in condizione per dare una mano alla squadra. Domani vedremo come sto. Quando stai fuori o in TV sei un po’ più lucido, ma quando sei in campo sei in condizione di spingere un po’ di più perché tu sei a soffrire con i compagni. Il mio ruolo, comunque, non cambia se sono in campo o meno”.
Il lungo stop ha mentalmente condizionato il difensore, che però ha voglia di guardare avanti e rendersi utile al gruppo: “Ero al Pallone d’Oro, un sogno per me, e poi dopo due giorni mi sono rotto il crociato. Subito ho ripreso a lavorare. Ho 33 anni… a 24 anni non avrei mai chiesto di uscire all’80esimo, ma ora non posso rischiare di farmi male con tante partite da disputare”.
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