La Lazio riflette dopo la pesante sconfitta patita per mano del Midtjylland: criticato anche l’atteggiamento del tecnico Sarri.
La Lazio, dopo le due vittorie consecutive ottenute ai danni del Feyenoord e del Verona, era atterrata mercoledì in Danimarca con l’intenzione di calare il tris e porre già una seria ipoteca sul passaggio del turno in Europa League. Sul campo del Midtjylland (reduce dalla sconfitta rimediata al debutto per mano dello Sturm Graz) è andata invece in scena un’autentica debacle. Inattesa sia dal punto di vista del risultato finale che della prestazione.
I padroni di casa si sono imposti 5-1 approfittando delle numerose disattenzioni difensive dei capitolini, incapaci di costruire trame di gioco degne di note. L’unico a salvarsi è stato Sergej Mlinkovic-Savic, entrato nel secondo tempo ed autore della rete della bandiera. Per tutti gli altri, soltanto bocciature nette. La sconfitta non compromette il cammino nella competizione, visto che tutte e 4 le squadre sono a quota 3 punti, tuttavia l’atteggiamento mostrato dai calciatori ha indispettito non poco Maurizio Sarri.
Il tecnico, nell’immediato post-gara, ha avuto un duro confronto con la propria formazione accusandola di aver sottovalutato l’impegno. In conferenza, poi, è arrivato l’attacco diretto: “C’è un germe negli spogliatoi. Se è colpa mia, pronto a un passo indietro. Se è un giocatore va venduto”. Oggi andrà in scena un ulteriore faccia a faccia ma intanto la figuraccia resta.
Secondo “Il Messaggero”, addirittura, si tratta di “un’umiliazione storica” che dovrà spingere la Lazio a riflettere in vista dei prossimi impegni. “Quella che poteva essere la terza vittoria di fila, si è trasformata nella solita trappola. Cinque minuti di ordinaria follia distruggono ai biancocelesti la fiducia, spengono la lampadina”. Nel mirino del quotidiano è finito anche l’allenatore biancoceleste, accusato di aver cambiato troppi uomini rispetto a domenica e di aver peccato di umiltà.
“Il turnover non funziona: Sarri esagera e lo spagnolo Capellas lo manda dietro la lavagna”. L’occasione per voltare pagina arriva subito: domenica, infatti, è in programma la trasferta a Cremona. Quale versione della Lazio si presenterà? L’ultima, tremebonda, vista in terra nordica o quella convinta dei propri mezzi intravista fin qui in campionato? A Sarri il compito di dare una risposta.
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