Juventus, rosso Di Maria: la frase di Adani che farà infuriare Allegri

Juventus da incubo contro il Monza. Arriva il commento sull’espulsione di Angel Di Maria, che ha condizionato il risultato finale della sfida.

Avrebbe dovuto essere l’occasione per dare un segnale all’ambiente dopo le ultime delusioni, ma Monza-Juventus è terminata con l’ennesima sconfitta dei bianconeri. Zero punti in classifica e anche l’aggravante di dover fare a meno di Angel Di Maria sicuramente per la sfida contro il Milan. Ciò perché l’argentino è stato espulso intorno al 40′, dopo aver rifilato una gomitata ad Armando Izzo, in pressing su di lui.

Di Maria in Monza-Juventus
Di Maria, Allegri e Adani (LaPresse)

Un gesto veemente, frutto sicuramente della rabbia e della tensione che si avverte in queste settimane in tutto l’ambiente bianconero, soprattutto quello dei tifosi, che non fanno mancare le rimostranze circa la gestione che Allegri sta facendo del gruppo a disposizione.

A mente lucida Di Maria si è poi scusato, attraverso un post condiviso su Instagram: “Voglio scusarmi con tutti per questa reazione inappropriata che ho avuto sul campo. Aver lasciato la squadra con uno in meno in un momento così difficile del campionato ci ha fatto perdere la partita. Aver perso è solo colpa mia. Mi dispiace così tanto. Sono un professionista ma anche un essere umano che commette errori e sa riconoscerli”.

Di Maria a testa bassa
Angel Di Maria, Juventus (LaPresse)

Juventus, Di Maria espulso. Adani: “Ha preso la negatività bianconera”

Intervenuto a ‘Rai Sport’ durante ’90° minuto’ l’ex giocatore Daniele Adani ha parlato del rosso a Di Maria: “Un gesto decisivo, l’ultima volta è stato espulso 5 anni fa. È nervoso, ha preso la negatività della Juventus. In questa reazione lo fa vedere tutto”.

Evidentemente l’argentino ha manifestato la frustrazione nel non riuscire a essere determinate e incidere in favore della Juventus nell’economia della squadra, come in realtà sta accadendo anche al resto dei compagni. La sosta può in qualche modo giovare poiché allenta la pressione e per molti giocatori convocati è anche una “distrazione”, ma l’allenatore ha molto su cui riflettere.