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Due anni senza Maradona: ecco il primo stadio intitolato a Diego

Scritto da
Sabrina Uccello

Un tour insieme a SerieANews.com a La Paternal, il quartiere dell’Argentinos Juniors, dove si trova il primo stadio intitolato a Diego Armando Maradona.

Due anni senza Diego Armando Maradona. Come stiamo? Difficile dirlo, ed è anche difficile credere che siano arrivati i primi Mondiali senza l’ex Pibe de Oro. L’Argentina vince la Copa America 2021 e spera nel sogno, proprio quando Diego è ormai volato via. Lo stesso fa il Napoli, che batte ogni record e se stesso proprio quando Maradona è costretto a godersi il primo azzurro in classifica del 2022, seduto su qualche nuvola. Oppure, su qualche aquilone volato fino troppo in alto.

Tour al primo stadio intitolato a Maradona: quello dell’Argentinos Juniors a La Paternal
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Buenos Aires è una festa di bandiere albiceleste. Chi non può scendere in campo in Qatar insieme ai 26 del Ct Scaloni, ci prova comunque a dare un contributo e non molla la ilusión, nonostante l’inattesa sconfitta all’esordio contro l’Arabia Saudita, dopo 36 partite di fila da imbattuti.

In Argentina si dice che tutti abbiano un ricordo con Maradona o che un suo gol, una sua frase, un suo gesto abbiano scandito il ritmo della vita. Gli aneddoti allora non finiscono mai, ma da qualche parte sono pure cominciati. Eh sì. Iniziano a ‘La Paternal’, il quartiere dov’è di casa l’Argentinos Juniors.

La Paternal, il quartiere del debutto di Diego Armando Maradona

Diego ci arriva a dieci anni e va via nel 1981. Una decade di tutto, così più bravo degli altri che un club, il cui stadio può ospitare soltanto 26.000 persone, può dire di aver avuto nelle sue fila il giocatore al quale nel ’79 e nell’80 è stato assegnato il Pallone d’Oro sudamericano. Non sorprende che si trovi allora qui il primo impianto dedicato all’ex Pibe de Oro nonché la prima strada col suo nome.

Lo stadio dall’esterno è piuttosto vecchio, eppure nessuno lo nota perché l’intero perimetro è la storia di Diego Armando Maradona da bambino fino al suo ultimo giorno tra i comuni mortali. E così tutto brilla. Murales, mosaici, scritte, foto: ogni angolo è tappezzato. L’unico spazio vuoto è quello della saracinesca più nuova, attraverso la quale si scorge una vera e propria chiesa consacrata al dio del calcio. Un altare e delle sedute di legno. Qualcuno si affaccia, posa il suo pensiero e torna alla vita di sempre. Anche noi di SerieANews.com ci siamo andati per percorrere insieme il passato e il ricordo di Maradona. E mentre pensiamo con nostalgia al tempo andato, un ragazzo ci ricorda che Diego è il presente. Oggi 25 novembre 2022 affigge l’ennesimo manifesto nei pressi dello stadio: “Mai nessuno potrà spegnere tanto, Diego”. Quanto è vero…

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