Rafael Leao brilla col Portogallo ai Mondiali in Qatar, ma in diretta arriva un giudizio abbastanza netto sul giovane attaccante milanista.
Genio e sregolatezza, un binomio di grande successo nello sport, e nel calcio in particolare, con buona pace degli allenatori. Sono tanti i calciatori che spesso peccano di discontinuità, nonostante il grande talento, anche in un’epoca profondamente concreta come quella che viviamo oggi. E in Serie A abbiamo un ottimo esempio di un calciatore con queste caratteristiche.
Rafael Leao è stato spesso descritto così, infatti, anche se oggi si sta un po’ affrancando da questo tipo di immagine. Il 23enne di Almada è a quota 7 gol e 9 assist in sole 20 partite stagionali col Milan, e quasi sicuramente migliorerà il record già molto buono del 2021/2022, quando arrivò a 14 gol e 12 assist complessivi. Eppure, dopo i suoi esordi in rossonero il portoghese aveva ricevuto parecchie critiche negative, e il giudizio su di lui era ben diverso da quello di oggi.
Arrivato al Milan nell’estate del 2019 dal Lille, chiuse con appena 6 gol e 3 assist pur giocando da titolare fisso. In quella successiva, sempre al centro del progetto tecnico rossonero, i numeri migliorarono di poco: 7 gol e 6 assist. Ora le cose sono evidentemente cambiate in meglio, ma secondo alcuni esperti Rafael Leao continua a mostrare alcuni limiti, che il gioco di Pioli maschera molto bene.
A parlare del talentuoso attaccante del Milan, in questi giorni impegnato ai Mondiali in Qatar col Portogallo, è stato il match analyst Massimo Cascarino. L’esperto è intervenuto in diretta su ‘TvPlay’, e tra i vari argomenti ha detto anche la sua su Rafael Leao. “Può fare di più. Sapevamo che era pigro. A volte può essere irritante: deve migliorare nelle scelte finale, si specchia troppo” il giudizio di Cascarino.
Ma il match analyst italiano non ha affatto bocciato il milanista, anzi. “Ora è cresciuto. Pioli lo tiene libero da compiti difensivi, sa di avere talento ed è impressionante dal punto di vista fisico. È geniale nella sua discontinuità, e non è detto che con la continuità avrebbe gli stessi colpi”. Quindi, alla fine, un Leao così è lo stesso promosso.
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