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Calcio Internazionale

Australia-Argentina, la notte in cui Diego tornò e rivoluzionò: il precedente

Scritto da
Sabrina Uccello

In vista di Argentina-Australia torna alla mente lo storico precedente con Diego Armando Maradona e gli spareggi per USA ’94.

Non è stata fortuna o casualità, è stata ricercata coincidenza. I Mondiali di Qatar 2022 sono i primi senza Diego Armando Maradona, eppure la sua figura aleggia sugli spalti degli stadi qatarioti. D’altronde l’Argentina, che spera di poter arrivare fino in fondo alla competizione, punta proprio più seriamente che ironicamente su un occhiolino dall’alto, per indirizzare il cammino dell’Albiceleste.

Verso Argentina-Australia, quel precedente nel ’93 con Maradona (LaPresse)
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Sarà forse per questo che agli ottavi di finale sfiderà l’Australia? E questo non perché Diego abbia pilotato verso la direzione più semplice il prosieguo in Coppa del Mondo, anche perché arrivati alla fase a eliminazione diretta della competizione, davvero tutti gli scenari sono possibili.

Probabilmente El Pibe de Oro ha dirottato l’avversaria per ricreare quella storia d’orgoglio e supremazia di cui è stato protagonista verso USA ’94. La ricordate? Metti un giorno Diego Armando Maradona, Graham Arnold, attuale Ct dell’Australia, e papà Mac Allister.

Il precedente/spareggio Australia-Argentina con Maradona in campo (LaPresse)
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Verso Argentina-Australia: quella volta con Maradona e Arnold negli Stati Uniti

Cosa fai quando improvvisamente sei in bilico come un funambolo e ti dicono che il 31 ottobre di quell’anno (era il 1993, ndr) ti giochi USA ’94 in 90′ contro l’Australia? Puoi scegliere di sottostimare il rivale o prendi una decisione coraggiosa e umile. Ovvero sai che a casa hai lasciato il più grande di tutti e allora gli fai una chiamata. Squilla il telefono di Maradona, che non vestiva la maglia dell’Argentina da Italia ’90. Avrebbe potuto rifiutare, d’altronde casini non gli mancavano, ma non l’avrebbe mai fatto. Avrebbe sempre sposato la causa. Infatti accetta di andare in soccorso della sua Argentina, con mezzo piede fuori dai Mondiali. Cominciano sei settimane non stop di allenamenti in ritiro con la sola compagnia del fedelissimo Fernando Signorini. Poi un confronto con il compagno Oscar Ruggeri e Diego parte per l’Australia.

Siccome c’è sempre spazio per gli incroci poetici nel calcio, il giorno del ripescaggio al ‘Sydney Football Stadium’, in campo scende non soltanto Diego bensì un altro giocatore, che debutterà proprio quel giorno: Carlos Javier Mac Allister, 25 anni. Praticamente la stessa età del figlio, che ha siglato la prima rete contro la Polonia, quella che ha aperto all’Albiceleste la strada verso gli ottavi di finale di Qatar 2022. Diego, Carlos e Graham Arnold, all’epoca numero 9 dell’Australia, oggi suo commissario tecnico.

La notte perfetta a Sydney

L’immagine di Maradona che ritorna in campo con la fascia da capitano fu vista da 400 milioni di persone in tutto il mondo, in diretta. La sfida la trasmetteva ‘SBS’ e fu il suo più grande successo come emittente. Un record impareggiabile. L‘Australia era invece capitanata da Paul Wade, che pronunciò la frase più emblematica sull’impatto di Diego in quella sfida, d’altronde toccava a lui marcarlo: “L’unica volta che gli ho tolto palla, l’Argentina ha fatto gol”. E infatti, Diego serve un assist perfetto per la rete di testa di Balbo. E siccome Maradona aveva la sua legge morale, in campo fece la sua parte e anche fuori. Non ci furono fischi per l’Argentina e l’inno potè risuonare senza fastidi, quindi promise ad Arnold che lo stesso rispetto sarebbe stato riservato all’Australia, a Buenos Aires. Così fu.

La sfida terminò 1-1 e in casa l’Argentina poi vinse con una rete di Batistuta L’emozione fu così grande, quella della porta di USA ’94 che si apriva, che papà Mac Allister divenne famoso per un’immagine virale, che oggi sarebbe costata cara all’emittente australiana: durante le riprese nello spogliatoio, l’ex giocatore venne inquadrato praticamente nudo. Ma tutto si poteva perdonare per un ripescaggio, una sfida da dentro o fuori. La stessa degli ottavi di finale di Qatar 2022, che deve disputarsi ripensando a quel Maradona che diede e fece davvero tutto per la sua Argentina. E ancora una volta, non sbagliò.

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