Tocca ad Enrico Camelio con la sua rubrica settimanale: da Balotelli alla Fiorentina, la Flop Parade a questo giro prende di mira il vittimismo
Se c’è una cosa che possiamo dire con certezza è che Enrico Camelio non ha paura di dire quello che pensa. E non parliamo di opinioni pacate, di quelle che si trovano a metà strada tra il politically correct e il buon gusto.
No, Camelio va dritto al punto, sempre irriverente, sempre fuori dagli schemi. E quando parla dei flop calcistici della settimana, lo fa con quella carica che rende il suo giudizio un mix tra una risata e un colpo di scena. Quindi, prontezza mentale e attenzione, perché ora è il turno della Flop Parade!
Cominciamo con il buon Sergio Conceição, che questa settimana ha preso un bel posto nella nostra Flop Parade. Immaginate la scena: dalla Supercoppa in poi Sergio ha fatto indigestione di sigari e il suo Milan sembra un pugile suonato: due palloni dalla Juve che non vinceva mai, Milan lontanissimo dall’Europa, l’aria di rivoluzione a gennaio e il rischio di essere fuori da tutto l’anno prossimo.
Camelio non ha dubbi: “I troppi sigari l’hanno ‘mbriacato!” Invece di assumere l’aspetto di Clint Eastwood, con quella calma glaciale e la capacità di rimanere lucido nei momenti cruciali, Conceição sembrava più un ragionier Filini che un allenatore da top club.
E poi c’è Balotelli, che ogni volta che sembra pronto a farla finita con il suo dramma personale, si presenta di nuovo come protagonista di una tragedia greca. Enrico Camelio non ha peli sulla lingua: “Sembra Paperino: non riesce mai a vincere, ma se non è lui a mettersi nei guai, chi lo fa?”
La verità è che Mario vive una sorta di eterno ritorno alla stessa sceneggiatura. Vittimismo e talento che cozzano come due treni in corsa, senza mai riuscire a superarsi. Si lamenta di tutto, ma alla fine il problema è sempre lo stesso: il suo atteggiamento lo porta a rimanere il protagonista di un film in cui non arriva mai al lieto fine”.
Poi c’è la Fiorentina, la squadra che più di tutte sembra vivere in un mondo parallelo. La scorsa stagione sembrava esserci una rosa da sogno, ma a quanto pare la realtà è ben diversa.
Enrico Camelio non le manda a dire: “I Viola pensano di essere il Real Fiorentina, ma la verità è che sono il Real dei sogni! Il loro è autolesionismo allo stato puro: nonostante il caso Bove, e nonostante una rosa da 8 posto i viola sono ancora sesti eppure pensano di cacciare Palladino. La guerra è finita, ragazzi, svegliatevi!”.
Questi sono i personaggi che Enrico Camelio ha deciso di mettere sotto i riflettori in questa settimana. Se c’è una cosa che li accomuna, è la tendenza a credere che il mondo sia contro di loro. Ma la realtà è che il calcio non è solo una questione di sfortuna: è anche un gioco di scelte, di mentalità e di atteggiamento.
E mentre i nostri protagonisti continuano a cercare di giustificarsi, la verità è che il vero flop è proprio quel modo di pensare che li tiene legati a un circolo vizioso. Ma chissà, forse la prossima settimana ci sorprenderanno, anche se c’è chi pensa che per qualcuno, la strada per la Flop Parade sia segnata da tempo.
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