Dall’esordio alla Juventus fino alla chiamata del Real Madrid: brilla anche in Nazionale e ora le Merengues sono pronte a portarselo a casa
Tra tutti i guai che la Juventus ha collezionato in questa stagione, ce n’è uno che potrebbe restare impresso più degli altri, e riguarda il mercato. In uscita, neppure in entrata. Non è solo una questione tecnica, ma anche e soprattutto economica. Perché una cessione estiva rischia di rivelarsi un boomerang clamoroso per il già parecchio vituperato Cristiano Giuntoli.
Il caso di Dean Huijsen è forse il flop più fragoroso di Giuntoli quest’anno. il difensore classe 2005, (s)venduto a fine luglio per appena 15 milioni (più 3 di premi), rischia di essere ricordato come uno degli errori di mercato più clamorosi degli ultimi anni.
E pensare che poi il destino si è accanito proprio sulla difesa. L’infortunio di Bremer, poi quello di Cabal. Rotazioni forzate, soluzioni improvvisate. E invece di tenersi stretto un talento fatto in casa, la Juventus ha preferito monetizzare – poco – per poi spendere di più a gennaio, e con risultati discutibili, come ad esempio accaduto con Lloyd Kelly.
Eppure, era tutto davanti agli occhi. Huijsen aveva già mostrato di avere personalità, senso della posizione, piedi educati e una naturalezza da predestinato. In Inghilterra ha solo trovato continuità e fiducia, quella che a Torino – forse per impazienza o per miopia – non gli è stata concessa.
Ma è con la Nazionale spagnola che Huijsen ha messo il punto esclamativo alla sua crescita. Nonostante la doppia cittadinanza, ha scelto la Roja, e non a caso. Di fronte c’era proprio l’Olanda e il giovane difensore ha giocato un vero e proprio partitone. Con eleganza, senza paura, con quella calma da veterano che in un quasi ventenne stona quasi.
E il Real Madrid non ha perso tempo. Da mesi segue il ragazzo, ma l’ultima prestazione in maglia Spagna ha fatto scattare qualcosa. Secondo indiscrezioni raccolte tra i media iberici, a Valdebebas si è deciso: “È pronto per noi”. Il club sta pianificando un rinnovamento profondo della difesa, e il nome di Huijsen è in cima alla lista.
Si parla di 60-70 milioni di euro. Sì, avete letto bene. Una valutazione che fa girare la testa, e che rischia di trasformare il Bournemouth in uno dei club più furbi d’Europa. Hanno investito 15 milioni appena sei mesi fa, e adesso potrebbero incassare 4-5 volte tanto. E la Juve, nel frattempo, incasserebbe 6 o 7 milioni grazie alla percentuale del 10% imposta sulla rivendita. Una magrissima consolazione.
Il Real Madrid non è nuovo a operazioni del genere. Ha già scommesso (e vinto) con giocatori come Vinícius, Bellingham e Camavinga. L’idea è la stessa: prendere giovani già formati, pronti a inserirsi in una macchina vincente senza perdere identità. Huijsen, in questo contesto, sembra perfetto: giovane, abituato a giocare in campionati fisici, già esperto a livello internazionale.
Non è solo una questione di soldi. È anche – e soprattutto – una questione di visione. Perché ogni tanto, nel calcio, si può anche sbagliare un acquisto. Ma lasciarsi sfuggire un talento così, a cuor leggero, è qualcosa che lascia il segno. Soprattutto in un anno dove la Juve ha fatto fatica a costruire gioco, identità e risultati e ora, dopo Thiago Motta, potrebbe farla pagare anche allo stesso Giuntoli. E vedere Dean Huijsen vestire il bianco del Real, dopo aver scelto il rosso della Spagna, rischia di diventare il simbolo di un treno perso. O peggio, quasi regalato.
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