Allegri sogna un Milan tutto nuovo. E nel copione del suo film, il ruolo del regista ha già un volto preciso
Arriva un momento della stagione calcistica in cui si guarda sì il presente, soprattutto se c’è ancora qualcosa in ballo, ma non si può non buttare un occhio anche al futuro. Al prossimo campionato, ai nuovi acquisti, a come cambieranno le squadre. Insomma, a quello che verrà.
E tra le squadre che promettono di cambiare parecchio, il Milan è decisamente in prima fila. Non solo per una questione tecnica, ma proprio per un senso diffuso di fine ciclo. Di voglia di voltare pagina, magari pure di strappare qualche foglio di troppo.
Il primo passaggio, inevitabile, è quello della scelta del nuovo direttore sportivo. Lì il lavoro di Furlani è ancora in pieno svolgimento, ma il nome che piace di più adesso sembra essere quello di Igli Tare. Uno che a Milano conoscono bene, anche solo per i tanti anni passati a incastrare colpi e intuizioni nella Lazio.
Però, come sempre succede in questi casi, Tare non arriverebbe da solo. Si porterebbe dietro un’idea precisa di calcio. E soprattutto un allenatore. Quello che a Milanello hanno messo in cima alla lista dei desideri da un po’: Massimiliano Allegri.
Allegri pensa al Milan. Serve un regista: perché non Fagioli?
Certo, la trattativa non è chiusa. Anzi, Allegri sta prendendo tempo, osservando il mercato degli allenatori e aspettando che il domino inizi a muoversi davvero. Però l’ipotesi è concreta, viva. E se tutto dovesse andare in porto, prepariamoci a un Milan completamente diverso.
Chi conosce Allegri, lo sa. A lui piace il calcio razionale, ordinato, con ruoli ben definiti e pochi fronzoli. E se c’è una cosa che non può mancare nelle sue squadre è un regista. Un giocatore che dia i tempi, che faccia girare la palla, che abbia il coraggio di prendersi responsabilità.
Ora, nel Milan attuale una figura del genere non c’è. Serve un interprete nuovo, ed è qui che entra in scena l’idea più intrigante di tutte. Non un nome esotico pescato all’estero. Non l’ennesimo talento da plasmare. Ma un fedelissimo. Un ragazzo che Allegri conosce benissimo e che considera, da sempre, una sua creatura.
Nicolò Fagioli. È lui il nome che potrebbe accendere il mercato del Milan. Allegri l’ha lanciato alla Juventus, l’ha difeso nei momenti difficili, l’ha fatto crescere a piccoli passi. Poi è arrivata la bufera del caso scommesse, una parentesi dolorosa che Fagioli sta cercando di lasciarsi alle spalle. E per farlo si è rimesso in gioco alla Fiorentina.
E qui, lontano dai riflettori di Torino, ha fatto vedere di essere pronto. Maturato. Decisivo. Palladino lo ha messo in campo e non l’ha più tolto. E lui ha risposto come fanno i giocatori veri: con personalità, idee e qualche gol pesante, prima che arrivasse di nuovo il fantasma di quella brutta storia a fare capolino. Ma anche qui lui ha dimostrato di essere cresciuto e ha risposto alla grande.
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La Fiorentina lo può riscattare dalla Juventus per 16 milioni più bonus. Non una cifra folle, ma nemmeno un dettaglio da poco. Perché a Firenze Fagioli sta bene, ma Allegri è Allegri. È un mentore, quasi un padre calcistico. E la possibilità di ritrovarlo in rossonero, con un ruolo da protagonista assoluto, potrebbe far vacillare anche le certezze più recenti.
Al suo fianco, Reijnders diventerebbe ancora più pericoloso in zona gol, un po’ come Rabiot ai tempi della Juve. Fofana completerebbe un centrocampo di equilibrio e sostanza. Per adesso è solo un’idea. Ma un’idea che ha un suo perché. Prima, però, serve l’annuncio più importante, quello che darebbe davvero il via alle riprese di questo nuovo film rossonero.