Un caso spinoso, una rottura già consumata e una cifra di cui rientrare. La situazione rischia di esplodere, ma da un’altra parte del mercato qualcuno osserva e fiuta l’occasione
Ci sono affari che partono con l’intenzione di dare nuova linfa a una squadra. Cambiare la polpa, come si dice. Un colpo importante, un investimento pesante, ma con la convinzione di mettere le mani su un perno del futuro. Poi però succede che, per un incastro sbagliato o un destino storto, tutto si ribalti. E l’affare diventa un peso.
Il nome in questione lo conoscete. È arrivato con l’etichetta del protagonista, quello che doveva dare qualità e geometrie. Invece, si è trasformato presto in un caso. Ed è ormai a un passo dall’uscita definitiva. Anzi, per certi versi, è già con un piede e mezzo fuori.
Douglas Luiz alla Juve è stato questo: una grande speranza che si è rapidamente dissolta. Era stato acquistato per 50 milioni di euro complessivi, mettendo sul piatto anche i cartellini di Iling-Junior e Barrenechea, ceduti all’Aston Villa per 22 milioni. Un’operazione complessa, ma che – almeno sulla carta – aveva una sua logica.
Il brasiliano veniva da una stagione brillante in Premier League, con dieci gol e dieci assist e una presenza costante tra i migliori centrocampisti del campionato inglese. Ma in bianconero non ha mai trovato collocazione. Non si è mai inserito davvero nei meccanismi di Allegri, e nemmeno con l’arrivo di Tudor ha cambiato marcia.
Qualche infortunio c’è stato, certo. Ma anche quando stava bene, Douglas Luiz non è mai sembrato un elemento centrale nel progetto. Da giocatore da ambientare è diventato in fretta un oggetto misterioso, fino a ritrovarsi sempre più ai margini.
Il punto di rottura definitivo, però, non è arrivato in campo. È arrivato online. Un messaggio pubblicato dallo stesso Douglas Luiz – polemico, poco criptico – in cui lamentava il trattamento ricevuto a Torino, lasciando intendere che la sua avventura fosse già finita.
Un post che non è passato inosservato in casa Juve. Se prima era già considerato un esubero, ora il brasiliano è virtualmente fuori rosa fino a nuova destinazione. Niente di ufficiale ovviamente: Douglas figura anche tra i convocati per il Bologna, ma da qui a fine stagione è difficile che riuscirà ad accumulare molti minuti, salvo emergenze.
Una situazione che complica ulteriormente i piani del club, che ha comunque bisogno di monetizzare senza registrare una minusvalenza. E qui si apre un altro capitolo. Perché se da un lato la Juve deve liberarsene, dall’altro c’è chi, in Premier League, lo osserva con attenzione.
Nonostante la stagione da dimenticare, Douglas Luiz continua ad avere un buon mercato in Inghilterra. Lo ricordano bene all’Aston Villa, dove era diventato un punto fermo. E lo tengono d’occhio anche altrove: il Nottingham Forest ha già mostrato interesse, mentre le due squadre di Manchester monitorano la situazione.
Il nodo resta la valutazione. La Juventus non può scendere sotto i 40 milioni, altrimenti andrebbe incontro a una perdita economica. Ma i club inglesi, conoscendo il contesto, proveranno ad approfittarne. Possibile una formula in stile prestito con diritto di riscatto, magari a cifre più basse ma con bonus legati a rendimento e presenze.
Un compromesso che accontenterebbe tutti. La Juve si libererebbe di un problema, i club di Premier potrebbero fare un affare con un profilo ancora giovane, con margini di rilancio evidenti. Perché Douglas Luiz, nel contesto giusto, può ancora tornare a essere un fattore. Basta solo che qualcuno sia disposto a crederci di nuovo.
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