Ha segnato in tutti i campionati e ha guidato l’Inter fino alla finale più importante. Oggi può chiudere il cerchio a Firenze, con un’ultima sfida europea. La Fiorentina cerca equilibrio, gol, leadership. E forse ha trovato tutto in un solo nome
Il campionato volge al termine e la Fiorentina è ancora lì, aggrappata al sogno Europa. Un sogno complicato, perché quest’anno la concorrenza è fitta e tosta. E oggi, con la nona posizione, nemmeno la Conference sarebbe garantita.
Però non è stata una stagione da buttare. Anzi, qualche nota positiva c’è. Una su tutte: Moise Kean. L’ex Juve ha fatto un’annata di altissimo livello. Ha segnato, ha spaccato partite, ha fatto vedere di essere un attaccante vero. Ha dimostrato di saper fare la differenza, quando c’è stato, anche se ha saltato qualche partita di troppo.
E allora la Fiorentina deve anche essere pronta, perché un’alternativa serve comunque. Anche solo per coprirsi nei momenti in cui Kean sarà indisponibile. O nel caso qualcuno, da qui a fine agosto, decida di pagare la clausola da 52 milioni e portarselo via. In quel caso, ci sarebbe proprio da sostituirlo. Ma anche senza addii, un altro attaccante serve. Semplice.
E qui il discorso si allarga. Perché pure Lucas Beltran, che teoricamente sarebbe il “9” titolare della rosa, ha vissuto un’altra stagione interlocutoria. Qualche lampo, tante pause. Non è mai sembrato un centravanti da doppia cifra sicura. E forse nemmeno un centravanti, a ben vedere. La sensazione è che non sia un profilo su cui puntare ancora a occhi chiusi.
E allora, da quello che filtra dalla Turchia, la Fiorentina avrebbe messo nel mirino Edin Dzeko. Sì, proprio lui. Oggi al Fenerbahçe, dove segna ancora e gioca da leader, anche se ha quasi 40 anni. Età che in Italia farebbe storcere il naso a tanti, ma non a chi guarda le partite e vede che Dzeko, ancora oggi, sposta gli equilibri. Almeno in Turchia.
Il problema è l’ingaggio. Al Fenerbahce prende cifre da top player, 4,2 milioni l’anno, e la società turca gli chiederà un taglio pesante per rinnovare. Se non accetta, la Fiorentina sarebbe pronta a inserirsi. Gli avrebbe già messo sul tavolo una proposta da 2 milioni netti per una stagione. Una via di mezzo tra ingaggio sostenibile e rispetto per un campione.
E per Dzeko sarebbe un modo perfetto per chiudere la carriera: in Italia, in un club che lotta per l’Europa, con un ruolo da guida tecnica e mentale. Senza l’ansia da titolarissimo, ma con la possibilità di fare la differenza nei momenti giusti. E di gol pesanti, nella sua carriera, ne ha fatti parecchi. Anche in maglia nerazzurra, giocando anche da titolare una finale di Champions League. Quella persa dall’Inter contro il City, un anno fa.
Un attacco con Kean e Dzeko, oppure con Dzeko e un nuovo bomber, avrebbe comunque un senso. Sarebbe un mix di esperienza e fisicità, utile per affrontare una stagione che sarà lunga, piena, e dove ogni dettaglio può fare la differenza. Compresa l’esperienza. Quella vera.
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