Bologna, il talismano di Italiano è un terzino: dovunque vada fa la storia

Non ha fatto gol, non ha preso voti altissimi, ma c’era. E quando c’è lui, finisce sempre con una coppa in bacheca. Storie così sembrano piccole, finché non ti ritrovi a vincere un trofeo storico come quello del Bologna

Il Bologna solleva la Coppa Italia 2024 25
Bologna, il talismano di Italiano è un terzino: dovunque vada fa la storia (Foto: LaPresse) – serieanews.com

Quando si parla di fare la storia, bisogna andarci coi piedi di piombo. Perché fare la storia non è una frase fatta: significa vincere un trofeo che una squadra non ha mai vinto, o che magari manca da mezzo secolo. È storico, per capirci, il Triplete dell’Inter. È storico lo Scudetto del Napoli dopo trent’anni. È storica l’Europa League vinta dall’Atalanta. Ed è storica, a tutti gli effetti, la Coppa Italia sollevata dal Bologna dopo 51 anni.

Un’impresa che porta scritto a caratteri cubitali il nome di Vincenzo Italiano. È lui il volto di questo piccolo miracolo sportivo. Ma come sempre succede in questi casi, la storia non la scrive mai uno da solo. Ci sono calciatori che meritano la copertina tanto quanto il tecnico. Orsolini, Ndoye, Odgaard. E poi quella foto di Sam Beukema con la testa fasciata nei minuti finali: roba da manifesto di una squadra che ha saputo soffrire fino all’ultimo secondo.

Ma i successi così, quelli che restano nella memoria collettiva, hanno anche il volto di chi non ti aspetti. Di quelli che non fanno rumore ma tirano la carretta tutto l’anno. Che entrano ed escono dal campo in silenzio, senza sceneggiate, ma che quando si festeggia sono lì, col sorriso grande quanto quello dei titolari. E magari, come in questo caso, diventano pure il volto di una statistica curiosa.

Emil Holm, terzino svedese, è arrivato a Bologna un po’ in sordina. C’erano già De Silvestri, Calabria, gente esperta e riconoscibile. Ma lui, piano piano, si è preso la fascia. Ha lavorato, ha aspettato, ha messo in fila buone prestazioni. Ed è finito dentro anche lui nel racconto di questa Coppa Italia.

Emil Holm e quella curiosa statistica: dove va lui si vince!

Ma c’è un dettaglio in più, segnalato dalla pagina Il Calcio Nordico, che dà sempre tanti spunti. Emil Holm è una specie di talismano. Ovunque vada fa la storia. Ha vinto l’ultimo trofeo del Goteborg, in Svezia. Da quando è andato via lui, più niente. Poi è arrivato in Italia, ha fatto tappa a La Spezia (dove già lo aveva avuto Italiano), e lo scorso anno era all’Atalanta. Risultato: Europa League vinta, prima della storia del club. Quest’anno? Bologna, che non vinceva nulla da 51 anni. E Coppa portata a casa.

Emil Holm del Bologna mostra la Coppa Italia
Emil Holm e quella curiosa statistica: dove va lui si vince! (LaPresse) – serieanews.com

Coincidenze? Forse. Ma a volte le coincidenze raccontano meglio dei numeri chi è veramente un giocatore. E Holm, senza fare il fenomeno, ha infilato una sequenza di successi che fa riflettere. Non è un caso, forse, che proprio Italiano se lo sia portato con sé. Non lo ha avuto allo Spezia visto che è andato via un attimo prima che arrivasse lui, ma ha avallato il suo acquisto, avvenuto un anno prima lasciandolo in prestito per una stagione. Poi però lo ha voluto al Bologna.

Anche stavolta, Holm ha risposto. È rientrato da un infortunio brutto, ha ricominciato piano, ma si è fatto trovare pronto. Sempre. Come quelli che non chiedono nulla, ma si prendono tutto col lavoro. E allora forse ha ragione chi lo chiama talismano. Perché il punto non è solo la Coppa vinta. È come ha vissuto ogni pezzo di questo percorso. Da gregario? Forse. Ma anche da punto fermo.

Il Bologna, adesso, se lo tiene stretto. Così come si tiene stretto Vincenzo Italiano. La sensazione è che abbiano ancora fame. Che questa Coppa non sia il punto d’arrivo, ma solo il primo passo. E che uno come Holm, zitto zitto, sarà ancora lì quando ci sarà da soffrire, da stringere i denti, da scrivere un’altra riga di storia. Perché, numeri alla mano, dovunque va, succede qualcosa. E non è mai per caso.

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