Un pilastro che inizia a guardarsi alle spalle, un’occasione che si apre da Firenze, una Premier che si sfila. Il Napoli può trovare la risposta che non sapeva ancora di cercare. A patto di muoversi in tempo
Il Napoli della prossima stagione avrà sicuramente bisogno di rinforzi. La squadra, che quest’anno ha fatto così bene giocando una sola competizione, si è rivelata corta. Cortissima. E in certi ruoli si è visto chiaramente: quando è mancato uno dei titolari, le alternative erano spesso un mezzo salto nel buio.
In più c’è un tema anagrafico che non si può ignorare. Alcuni reparti hanno bisogno di aria nuova, di gente più fresca, soprattutto pensando alla stagione lunga che potrebbe aspettare il Napoli se dovesse rientrare in Europa. Serve profondità. Serve rotazione. Ma soprattutto serve preparare il futuro, prima che il presente diventi un peso.
Uno di questi casi è quello di Giovanni Di Lorenzo. Capitano, uomo di fiducia, uno che ha dato tutto e continuerà a farlo. Ma quest’anno ne compie 32. E si è già visto un cambiamento nel suo modo di stare in campo. Conte ad inizio stagione lo ha valorizzato come braccetto e probabilmente lo farà anche nella prossima stagione. Ma Di Lorenzo sul lungo è calato un po’, anche perché le ha giocate praticamente tutte e probabilmente l’anno prossimo sarà qualcosa di molto simile.
Il punto è: ha bisogno di una spalla. Non per togliergli il posto, ma per affiancarlo. Farlo rifiatare. Preparare il passaggio di consegne. E da questo punto di vista c’è un’occasione clamorosa, quella di Dodò della Fiorentina. Esterno brasiliano, classe, passo, esperienza europea, perfetto per un 3-5-2 o anche per un 4-2-3-1. Uno che può fare il titolare ovunque. E che oggi, incredibilmente, rischia di diventare un’opportunità per chi si muove in tempo.
Dodò è uno degli esterni migliori del nostro campionato ma con la Fiorentina, evidentemente, si è rotto qualcosa. Il contratto scade nel 2027, quindi sulla carta non c’è urgenza. Ma lui vuole ridiscutere tutto, da mesi, ma il club è rimasto fermo e quindi è molto probabile che il giocatore finisca per chiedere la cessione. Il prezzo è importante, parliamo di 25-30 milioni, ma non è fuori portata. Specie se si considera che il Napoli, per certi ruoli, ha investito anche di più.
La prima squadra a farci un pensierino è stata l’Inter, che avrebbe avuto un’ottima alternativa a Dumfries anche se poi sta chiudendo per Luis Henrique. Il Milan ci pensa, perché a destra ha bisogno. Walker sta per andare, Emerson Royal potrebbe seguirlo a ruota. Ma attenzione anche all’estero: il Liverpool lo aveva messo nel mirino, poi ha chiuso con Frimpong. Un’uscita di scena che potrebbe riaprire il discorso per altri club. Come il Leverkusen, che lo conosce bene. O qualche spagnola.
Ma intanto il Napoli è lì. Non ha urgenza, non ha dichiarato interesse, ma tiene gli occhi aperti. Perché se davvero il prossimo allenatore – Conte o Allegri che sia – vorrà restare con la difesa a tre e il centrocampo a cinque, qualcuno a destra dovrà arrivare. E non sarà né Di Lorenzo (che farà il centrale) né Politano (che è un esterno offensivo).
Dodò, invece, è un esterno vero. Corre, difende, sa uscire palla al piede. E soprattutto, se arriva, gioca. Gioca tanto. Perché ha un profilo che, oggi, al Napoli manca del tutto. E se una big di Premier si sfila… allora tocca muoversi.
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