La possibile cessione della Juventus da parte degli Agnelli potrebbe chiudere un’epoca storica nel panorama calcistico italiano
Non è un periodo semplice per la Juventus. I risultati sul campo negli ultimi anni latitano, e solo nelle ultime giornate il club bianconero sta riuscendo a centrare il piazzamento in Champions League. L’ultimo scudetto risale alla stagione 2020/2021 con Maurizio Sarri, un’eternità per un club con il blasone della Juventus, e i tanti investimenti degli ultimi anni per tornare subito a competere in Italia ed in Champions League non hanno portato gli effetti sperati, ma solo una “controindicazione”.
Il bilancio del club si è infatti aggravato negli ultimi anni, e il club torinese si trova ora a contendere lo scettro di squadra più indebitata d’Italia con i rivali dell’Inter. Una situazione che sta facendo riflettere anche in casa Elkann, già alle prese con i diversi problemi legati ad Exor.
Exor, la possibile cessione della Juventus non è un miraggio: i segnali
L’idea che Exor possa cedere la Juventus non è più solo un’ipotesi da bar dello sport o semplici rumors da tifosi. Oggi è una possibilità concreta, supportata da segnali strategici, dinamiche economiche e una precisa trasformazione interna al gruppo Agnelli-Elkann.

In un momento di forte pressione su più fronti, come il netto calo degli utili di Stellantis che ha causato il crollo in Borsa di quest’ultima (che ha registrato il -57% negli ultimi 12 mesi) la Juventus rischia di essere vista sempre più come un bene “non core”. E in un portafoglio che sta escludendo sempre più gli asset non redditizi alla ricerca della massimizzazione del rendimento e coerenza strategica, una società calcistica in perdita potrebbe non avere più spazio.
La prima indicazione forte è arrivata con la recente cessione di Comau, azienda robotica di proprietà Fiat, venduta a un fondo internazionale per una cifra significativa. Una scelta che ha rappresentato non solo un’operazione finanziaria, ma anche un chiaro segnale di dismissione di asset secondari. Se si guarda il contesto, la Juventus rientra perfettamente in questo schema: una società storica, ad alto valore simbolico, ma in questo momento non redditizia e con prospettive finanziarie molto incerte.
Negli ultimi mesi gli Elkann hanno anche ceduto il 3% delle quote Ferrari in loro possesso, l’asset per eccellenza della Famiglia Agnelli insieme a Fiat. Non è utopia dunque, pensare che la Juventus possa essere inserita tra gli asset da liquidare per Exor, in un panorama calcistico che sta diventando sempre più oneroso a livello economico.