È un’estate di decisioni pesanti per la Juventus, soprattutto nel reparto offensivo. La sensazione, parlando con chi conosce bene l’ambiente, è che la priorità assoluta sia fare chiarezza su chi guiderà l’attacco nella prossima stagione. Dusan Vlahovic è ormai sul piede di partenza: il suo contratto da 12 milioni netti l’anno pesa come un macigno, e la scadenza nel 2026 non dà più ampi margini di manovra.
Il serbo, arrivato nel 2022 per quasi 84 milioni, ha fatto il suo (57 gol in 144 partite), ma il feeling con la piazza sembra essersi logorato. Allegri, ora al Milan, lo accoglierebbe a braccia aperte: è lui la sua prima scelta, nonostante l’interesse concreto del Fenerbahce di Mourinho. Nel frattempo c’è il nodo legato a Randal Kolo Muani, che si è rivelato una pedina preziosa in prestito dal PSG. La Juve lo vorrebbe trattenere, ma bisogna capire se ci siano margini per un altro prestito o se si dovrà trattare l’acquisto definitivo.
Anche qui, tutto è ancora in fase di valutazione. Una cosa però è certa: serve un piano B solido, perché restare scoperti in avanti non è un’opzione per chi punta al ritorno stabile in Champions League.
Tra i nomi sul tavolo c’è anche quello di Viktor Gyokeres, l’attaccante svedese esploso allo Sporting Lisbona. Gol, fisicità e continuità fanno di lui un profilo perfetto per Allegri—pardon, per chi guiderà l’attacco bianconero. Ma il prezzo è un ostacolo enorme: si parla di almeno 70 milioni di euro, la stessa cifra richiesta per Victor Osimhen, che rientra dal prestito al Galatasaray ma non rientra più nei piani del Napoli. Insomma, colpi da sogno più che obiettivi concreti, almeno per quest’estate.
E allora entra in scena un nome che mette tutti d’accordo, dirigenza e area tecnica: Jonathan David. Il nuovo direttore generale Damien Comolli, appena arrivato a Torino, ha subito messo il canadese in cima alla lista. E non solo per motivi tecnici, ma anche economici: David si libera a parametro zero dal Lille, dove ha segnato 25 gol in 49 presenze nella scorsa stagione. Un’opportunità di mercato che la Juve non vuole lasciarsi scappare.
Il vantaggio competitivo, in questo momento, è tutto della Juventus. Il Napoli si è chiamato fuori, concentrandosi su altri profili, mentre l’Inter si è buttata su Bonny del Parma. Resta solo la Juve, con un margine di manovra che potrebbe diventare decisivo. David ha già dato il suo ok al trasferimento a Torino.
Preferisce l’Italia a proposte ben più ricche arrivate da Turchia e Arabia Saudita. La voglia di misurarsi con un grande campionato europeo ha prevalso sui milioni. Gli agenti del canadese hanno già trovato un’intesa di massima con il club: ingaggio da 6 milioni netti più bonus (fino a 2 milioni).
Resta ancora da limare qualcosa su commissioni e premio alla firma, ma i contatti sono costanti. Nessuna rottura, anzi: da ambienti vicini al club filtra ottimismo. David rappresenta non solo un innesto di qualità, ma anche un investimento sostenibile nel lungo periodo.
Non è un caso che Comolli stia spingendo forte su questa pista, anche in termini di strategia aziendale. A questo punto, la palla passa alla Juventus. Riuscirà a chiudere per Jonathan David prima che qualcun altro torni alla carica? In un’estate che promette ribaltoni, l’impressione è che la dirigenza voglia fare le cose in fretta.
E se tutto andrà come sperano a Torino, questa potrebbe essere una delle mosse più intelligenti e ambiziose degli ultimi anni. Perché a volte non serve un colpo da 100 milioni per fare la differenza. Basta trovare il giocatore giusto, al momento giusto.
La Juve lavora a un grande colpo: sogno Gyokeres, ma resta lontano
Jonathan David, l’occasione a parametro zero: il Napoli si defila, la Juve accelera