Non sempre il sostituto perfetto si trova a migliaia di chilometri. A volte è già lì, ma non lo vede più nessuno. Una scelta tecnica apre una porta inaspettata. E il mercato trova, come sempre, la sua ironia
Il Milan sta per completare la cessione di Theo Hernandez all’Al-Hilal. Dopo settimane di trattative in salita, la svolta è arrivata grazie al ripensamento del francese: inizialmente aveva detto no all’Arabia, poi ha cambiato idea. L’offerta era troppo alta per rimanere indifferenti, sia per lui che per il club.
Alla fine si è convinto. Il Milan incassa circa 25 milioni più bonus e si libera anche di un peso nello spogliatoio. Theo non era più in sintonia con l’ambiente, né con chi prende le decisioni. E si vedeva anche in campo: atteggiamento distante, rendimento in calo, fine ciclo scritta in faccia.
Non è ancora arrivato il comunicato, ma la situazione è chiara: Allegri dovrà farne a meno. E si era già portato avanti. Nomi ne sono usciti tanti, e il più forte sembrava quello di Udogie, ma il Tottenham non ha nessuna voglia di aprire ad una cessione semplice. E allora ecco che si affaccia una soluzione diversa. Più accessibile, ma potenzialmente efficace. Uno che ha fatto bene, che è già in Italia, e che da qualche settimana sembra finito nella zona grigia degli “esuberi tecnici”.
Parliamo di Angelino, il terzino sinistro della Roma. Con l’arrivo di Gasperini, le cose sono cambiate. Il tecnico sta rivedendo tutta la rosa, ruolo per ruolo, e Angelino, che con Ranieri aveva trovato spazio e buone prestazioni, oggi non rientra più nei piani. Non per colpe sue, ma per caratteristiche.
Angelino in uscita dalla Roma: può essere un’idea per il Milan
Gasp ha i suoi gusti: esterni fisicamente dominanti, che reggano 60 metri di fascia e che sappiano anche andare forte di testa. Angelino è più leggero, più tecnico, meno adatto. E quindi sacrificabile. Anche perché, se arriva un’offerta da 15-20 milioni, la Roma fa una plusvalenza utile per sistemare i conti col fair play.
C’è anche un dettaglio curioso: era stato proprio Simone Inzaghi a pensare a lui come alternativa a Theo, quando sembrava che il francese non volesse andare in Arabia. Poi l’affare non è mai decollato, ma adesso, ironia della sorte, Angelino potrebbe finire al Milan. Al posto di Theo. Il cerchio si chiude.
È il profilo giusto? Non è detto. Allegri preferirebbe un altro tipo di esterno, più fisico, più difensivo, più “italiano” in un certo senso. Ma Angelino ha qualità, ha esperienza internazionale, conosce il campionato. E soprattutto non ha bisogno di rodaggio. C’è solo un ostacolo da superare: Tiago Pinto. L’ex ds della Roma è un estimatore dello spagnolo e se lo porterebbe volentieri al Bournemouth per sostituire il partente Kerkez, fresco acquisto del Liverpool.
Al Milan Angelino sarebbe un titolare pronto, o almeno una copertura affidabile se il Milan decidesse poi di fare un altro investimento più importante. Qui parliamo di 15-20 milioni di euro, quanto servirebbe alla Roma per fare una plusvalenza utile anche ad aggirare la mannaia del Fair Play Finanziario e recuperare i fondi per dare a Gasperini almeno uno degli esterni che ha chiesto.