Un tecnico con le idee chiare, un reparto che ancora non convince, un profilo che potrebbe essere la chiave giusta. Ma per farlo arrivare, serve liberarsi di un nodo scomodo
Ormai è chiaro, la Juventus sta cercando un altro centrale difensivo. Serve qualcuno affidabile, pronto, abituato a gestire le responsabilità. Perché il reparto, al netto dei nomi, balla ancora troppo. E il punto più delicato resta sempre lui: Gleison Bremer. Il brasiliano sta recuperando, sì. Ma da un crociato, e con quel tipo di infortunio c’è sempre un “ma” che aleggia. Servirà pazienza, tempo, cautela. E nel frattempo, servono certezze.
Igor Tudor ha già indicato la sua preferenza. Si chiama Leonardo Balerdi, è argentino, classe 1999, e lo ha allenato a Marsiglia. Lì, in Francia, ha trovato continuità, fiducia, una collocazione perfetta al centro della difesa a tre. È uno che conosce a memoria quel tipo di gioco. Tudor lo stima, lo ha già allenato nel 2023 rendendolo un titolare inamovibile. E quando un allenatore si trova in una nuova realtà e deve mettere ordine, punta sempre su qualcuno di cui si fida. E Balerdi è uno di quelli.
Il problema è che Balerdi, al Marsiglia, non è più solo un difensore come tanti. È diventato un riferimento, uno che De Zerbi ha tenuto stretto in un momento in cui servivano pilastri. Non è uno qualunque, e infatti per portarlo via ci vorrà una cifra importante. Si parla di almeno 30 milioni, forse anche di più. Ma la Juve, che al momento non sembra in vena di spese pazze, ha iniziato a ragionare su una soluzione alternativa. Una di quelle soluzioni che nascono per caso, ma che poi più ci pensi e più sembrano logiche.
C’è un nome che potrebbe sbloccare tutto: Nico Gonzalez. Arrivato per fare la differenza, con l’idea che nel 4-2-3-1 di Tiago Motta avrebbe potuto trovare il suo habitat naturale. E invece, con l’arrivo di Tudor, qualcosa non sta funzionando al meglio. Troppo “rifinito”, troppo poco diretto. Un talento che, in questo momento, sembra fuori posto.
Ecco perché la Juve sta cercando di piazzarlo. Ma non è semplice. È stato pagato tanto e per non fare minusvalenza bisognerebbe trovare o un prestito intelligente o uno scambio giusto. Il Marsiglia potrebbe essere la chiave. Perché De Zerbi uno come Nico lo valorizzerebbe eccome. Lo conosce, lo ha incrociato, lo apprezza. E nel suo calcio fatto di qualità negli ultimi trenta metri, un esterno come lui farebbe comodo.
Lo scambio, quindi, è più di una suggestione. La Juve libera un esubero, risolve un problema tattico e prende un difensore pronto. Il Marsiglia perde il suo capitano, ma guadagna un titolare che può cambiare volto all’attacco. E poi, se davvero stanno cercando con insistenza un centrale, con Ndicka della Roma in cima alla lista, forse Balerdi non è più così intoccabile.
Certo, bisogna incastrare tante cose. Ma per una volta, lo scambio non sarebbe un ripiego. Sarebbe una risposta pulita a due domande che, oggi, pendono sulle teste di due allenatori. Una di quelle operazioni che non fanno rumore, ma che risolvono parecchio.
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