Un addio importante apre scenari interessanti in casa Bologna. Tra intuizioni e esperienza, la risposta potrebbe essere un profilo di esperienza di una big italiana
È stata lunga, è stata laboriosa, ma alla fine Beukema ha salutato. Va al Napoli, operazione da poco più di 30 milioni, e per il Bologna è una di quelle cessioni che ti tolgono un pilastro ma ti rimettono in sesto il bilancio. Non è una sorpresa. La trattativa era in ballo da settimane, il giocatore aveva già fatto capire che avrebbe gradito il salto, e il club come sempre si è mosso in anticipo.
Perché il Bologna, in questo, è una macchina piuttosto rodata. Non aspetta che gli eventi gli crollino addosso. Quando ha capito che Beukema sarebbe stato difficile da trattenere, ha chiuso subito per Martin Vitik, classe 2003 dallo Slavia Praga.
Non è un rincalzo, è un progetto. Di quelli veri. Era seguito anche da club più importanti, ma il Bologna ha lavorato bene: tempismo e furbizia. E si è portato a casa un centrale che ha tutto per diventare titolare in tempi brevi, se riesce a prendere il ritmo del nostro campionato.
Certo, non è automatico. Perché il salto in Serie A è uno scoglio per chiunque, figurarsi per un ragazzo alla prima esperienza fuori dalla Repubblica Ceca. E perché il Bologna l’anno prossimo giocherà anche l’Europa League e sta facendo un mercato grandi firme. Serve qualcuno che tenga in piedi la baracca da subito, non solo tra sei mesi.
Il Bologna vende anche Erlic: può arrivare un innesto d’esperienza
Ad oggi, con Lucumi intoccabile, restano in rosa Casale e Erlic. Ma Erlic è in uscita: destinazione Lecce o Slovan Bratislava, ormai il dado è tratto. E allora lo slot si libera davvero. Un altro giovane arriverà, per ampliare la rosa e farsi le ossa. Ma per prendere il posto di Beukema serve esperienza. Qualcuno che non abbia bisogno di presentazioni, né di rodaggio.
Si parla di Salisu, Niakatè e Pirola, ma il nome giusto potrebbe essere Daniele Rugani. Di proprietà della Juventus, rientrato dopo il prestito all’Ajax, ha partecipato anche al Mondiale per Club con Tudor. Il tecnico croato lo sta valutando, c’è la possibilità che resti, ma non è un punto fermo. Se arriva l’offerta giusta, la Juve è pronta a lasciarlo andare. E il Bologna, questa offerta, potrebbe farla.
Perché Rugani è esattamente quel tipo di profilo che servirebbe. Trenta anni, ma ancora nel pieno. Abituato a palcoscenici importanti, conosce bene la Serie A, ha sempre fatto il suo anche con minutaggio intermittente. Ed è il classico difensore che in un contesto stabile può fare molto meglio di quanto si creda. Pulito nei piedi, intelligente nella lettura, non è Beukema, ma per caratteristiche ci va vicino.
E soprattutto, sarebbe l’uomo giusto per coprire le spalle a Vitik. Lasciarlo crescere con calma, senza caricarlo subito di responsabilità. A Bologna l’ambientamento conta, e Rugani potrebbe diventare il tutor perfetto. L’alternativa affidabile, l’usato sicuro, quello che ti fa passare un’estate più tranquilla.
È un’idea, al momento. Ma se il Bologna riuscisse davvero a chiudere un doppio colpo come Vitik-Rugani, la sensazione è che anche una cessione dolorosa come quella di Beukema sarebbe metabolizzata in fretta. Con ordine, con logica, e senza perdere ambizione.