Nel giorno della sua prima conferenza, una frase di Antonio Conte, detta senza alzare la voce, lascia il segno. Protagonista Kevin De Bruyne, l’acquisto bomba del mercato azzurro
Il Napoli è a Dimaro da due giorni e c’è la grande attesa per quello che sarebbe stato il primo appuntamento stagionale del club azzurro. La conferenza di Antonio Conte inaugura di fatto questa nuova stagione da campioni d’Italia. È stato un Conte spavaldo per certi versi, ma per altri anche piuttosto prudente.
Il tecnico ha fatto capire che la sua squadra parte naturalmente fra le favorite, ma che sono arrivati tanti calciatori giovani e lui dovrà essere bravo a farli crescere. Nessun campione, quindi, da Lang a Beukema passando per Lucca e Marianucci.
Fra quelli arrivati di campione ce n’è solo uno, Kevin De Bruyne, per il quale Conte ha avuto parole al miele. È stato uno dei migliori centrocampisti al mondo, ci porta qualità, vede cose che gli altri non vedono. Tanti complimenti, ma poi anche una frase che sicuramente fa riflettere, e che sarà arrivata subito come un monito chiaro a Kevin De Bruyne.
“Abbiamo quattro competizioni, non iniziamo a dire questo è titolare, questo è riserva, altrimenti è provincialismo. Abbiamo 4 competizioni: uno gioca, quella dopo va in panchina ed entra negli ultimi venti minuti”, ha detto Conte mentre parlava di De Bruyne.
Conte, messaggio a De Bruyne: non sarà titolare inamovibile
È così che l’ha messa Conte, proprio mentre parlava di De Bruyne. Una frase sibillina ma molto chiara. Il messaggio sembra piuttosto diretto: il belga non deve sentirsi intoccabile.
De Bruyne è un acquisto da sogno per il Napoli e ha già mandato in visibilio i tifosi azzurri, ma un aspetto deve essere chiaro. Sarà importante, importantissimo, ma non sarà sicuro del posto e arriva in una squadra che ha già tre centrocampisti di altissimo livello come Anguissa, Lobotka e McTominay. Quelli dello scudetto, per capirci. Gente che Conte ha già visto all’opera, da cui sa cosa aspettarsi.
Cosa capiamo da queste parole? Che non solo De Bruyne non sarà intoccabile, ma probabilmente non sarà neppure uno dei titolari fissi. È ovvio che giocherà tantissime partite, farà minuti, sarà importante. Ma non ci stupiremmo affatto di vederlo subentrare a gara in corso o uscire dopo un’ora. Anche perché Conte l’ha detto: la stagione è lunga, ci sono quattro competizioni, e c’è bisogno di una squadra con almeno 15-16 titolari veri.
De Bruyne farà parte di questi, ma dovrà conquistarsi il posto come chiunque altro. Non c’è spazio per le rendite di posizione. Ci sarà da correre, da sudare, da mettersi al livello degli altri. Perché qui non si vive di curriculum. Conte non fa favoritismi, non ha figliocci. Gioca chi sta meglio. E questo vale per tutti. Anche per De Bruyne.