Il ruolo del secondo portiere sta diventando centrale nei progetti delle nostre big. Vale anche per la Roma, che sta preparando una mossa molto importante per il numero 12
Il Napoli ha appena completato l’acquisto di Vanja Milinkovic-Savic dal Torino. Una scelta che ha fatto molto discutere, ma che dice parecchio su quelle che sono le ambizioni del Napoli. Affiancare ad Alex Meret un portiere così importante significa che Antonio Conte non vuole solo due squadre: vuole due squadre forti uguale, anche tra i pali.
Una mossa che, a guardar bene, rientra in una tendenza che si sta diffondendo tra le big del nostro campionato. Il Milan, ad esempio, ha deciso di prendersi Pietro Terracciano: uno che ha fatto il titolare nella Fiorentina per diverse stagioni, poi superato da De Gea, ma comunque con un profilo da Serie A piena.
La Juve, da anni, ha Mattia Perin come secondo: un portiere che in quasi tutte le altre squadre giocherebbe titolare. Il concetto è chiaro: serve concorrenza vera, serve qualità anche tra i numeri dodici. E adesso, anche la Roma sembra pronta a fare la stessa cosa.
Il primo messaggio forte è arrivato con il rinnovo di Mile Svilar. Portiere in crescita verticale, cercato da diversi club esteri ma blindato dalla Roma con un prolungamento che vale doppio: fiducia nel ragazzo e segnale al mercato.
La Roma saluterà Gollini: si pensa a Montipò come secondo portiere
Svilar sarà il titolare, non ci sono dubbi, ma non sarà lasciato senza una spalla solida. L’anno scorso nella seconda parte c’è stato Pierluigi Gollini. Anche lui, uno che in Serie A ha giocato titolare e che in teoria avrebbe potuto farlo ancora, ma che ha accettato il ruolo di riserva, prima al Napoli, poi alla Roma.
Gollini, però, con l’arrivo di Gasperini non poteva restare. I due non si sopportano, i precedenti a Bergamo parlano chiaro. Quando è stato ufficializzato il nuovo allenatore, si sapeva già che Gollini avrebbe fatto le valigie. E infatti sta cercando una nuova sistemazione.
Tra i dossier sul tavolo di Massara, in questo momento, ce n’è anche uno che riguarda proprio il secondo portiere. E il nome più caldo è quello di Lorenzo Montipò. Uno che ha fatto molto bene col Verona, soprattutto nel primo biennio. Nell’ultima stagione, però, sembrava scarico, quasi come se avesse esaurito le motivazioni in gialloblù. Classe 2000, ha 25 anni e un buon margine di crescita, ma soprattutto ha esperienza.
Tecnicamente, potrebbe ancora ambire a una maglia da titolare in Serie A, tanto che a lungo lo ha cercato anche la Lazio. Ma c’è anche un’altra via: rilanciarsi dentro un grande spogliatoio, lavorare con continuità e magari giocarsi qualche gettone in Europa o in Coppa Italia. Perché alla Roma, oggi, fare il vice non significa stare a guardare.
Il contratto di Montipò con il Verona scade nel 2026, ma il club potrebbe lasciarlo partire per una cifra contenuta. La Roma ci pensa, Gasperini ha dato l’ok, e Montipò è tentato. Ma non è una scelta facile: a 25 anni, firmare per fare il secondo può sembrare un passo indietro. Eppure, nel calcio di oggi, dipende tutto da che secondo sei.