Un ritorno inatteso, una posizione nuova, una fiducia che prima mancava. Allegri lo ha visto subito, e ha deciso. In silenzio, sarà lui a dare la svolta
Tempo d’estate, tempo di amichevoli. E quindi anche tempo di illusioni. Perché è quello il gioco: vedere un gol, un dribbling, un’accelerazione, e convincersi che lì c’è qualcosa di vero, quando magari tra una settimana quel giocatore sarà sparito dai radar.
Però non sempre è tutto fumo. A volte qualche indicazione resta. Tipo quella di Milan-Liverpool, l’amichevole di ieri. Dove si è rivisto un Noah Okafor scatenato, autore di una doppietta. Bello, bellissimo. Ma inutile. Perché lo svizzero, nonostante i due gol, non sembra proprio destinato a restare in rossonero. Già fuori dal progetto, il Milan ha deciso da tempo: Okafor non fa parte dei piani.
E allora tanto vale guardare oltre. Perché oltre c’è qualcosa di più interessante. C’è un giocatore che sarà utile, eccome se lo sarà. Non parliamo di un titolare fisso, questo no. Ma di uno che il suo lo farà. Anche più del previsto.
Alexis Saelemaekers. Esterno belga classe ’99, tornato da una stagione fondamentale alla Roma. Dove ha smesso di essere quel giocatore a metà tra l’ala e il tornante per diventare, finalmente, un esterno a tutta fascia. Uno vero, uno che corre, che difende, che attacca. E che ha imparato a farlo con continuità.
Saelemaekers arma in più del Milan: come lo utilizzerà Allegri
Ranieri lo ha sistemato nel 3-5-2, o nel 3-4-2-1. Sempre largo a destra. E da lì Alexis ha fatto vedere cose serie. Gol, assist, presenza costante. Alla Roma lo hanno apprezzato, eccome. Ma il Milan ha detto no a qualsiasi discorso di riscatto o cessione. Lo ha richiamato alla base. E stavolta non per tenerlo in panchina a fare numero. Ma per usarlo davvero.
Allegri ci sta già lavorando. Nel 4-3-3 di partenza, quello costruito intorno a Pulisic e Leao, è chiaro che non sarà titolare. Ma Saelemaekers può giocare su entrambe le fasce, sa stare in campo, e soprattutto può cambiare le partite. A gara in corso, o quando serve un cambio modulo.
Col Liverpool, per esempio, Allegri è partito col 3-5-2. Saele quinto a destra, Bartesaghi a sinistra. Per il belga un assist, peraltro molto bello. E non è detto che sia solo un esperimento. In alcune partite, magari da sbloccare o da gestire, quel modulo può tornare comodo. Con Estupinan largo a sinistra e il belga a destra, il Milan avrebbe due esterni perfetti per dare equilibrio e profondità.
Non è uno che ruba l’occhio. Ma quando c’è, si sente. Sa accendersi nei momenti giusti, sa tenere la posizione, sa servire il compagno. È uno di quelli che se c’è da mettersi a disposizione lo fa, senza fronzoli. E non è poco, in una squadra che cercherà di centrare l’obiettivo Champions. Alexis è pronto. E se Allegri ha deciso di tenerlo, un motivo c’è. Anzi, più d’uno.