Una presenza, quattro minuti, zero impatto: sembrava un fallimento. E invece sta per portare 8 milioni nelle casse dell’Inter
Quattro minuti, una manciata di passaggi, forse neanche uno davvero indimenticabile. Ma nel bilancio dell’Inter ci sarà un nome che peserà più di tanti titolari.
Perché Lucien Agoumé, arrivato a Milano a 17 anni con l’etichetta di nuovo Pogba e partito tra i sussurri, è diventato (anche se per vie traverse) una piccola gallina dalle uova d’oro. E ora, a distanza di sei anni, senza aver mai inciso in campo, potrebbe garantire un incasso complessivo di 8 milioni. Con una sola presenza ufficiale in nerazzurro. Altro che meteora: una cometa a rendimento differito.
Nel 2019 l’Inter aveva visto qualcosa. O almeno aveva pensato che valesse il rischio: 4,5 milioni versati al Sochaux per il cartellino di un ragazzino classe 2002, già finito nei radar di mezza Europa.
A Milano, però, Agoumé non è mai riuscito a trovare spazio: solo quattro presenze in Serie A: 3 nel 2020. Poi una lunga trafila di prestiti: nello Spezia altre 12 presenze in A, poi Brest, Troyes, senza mai convincere del tutto. Sembrava il classico investimento bruciato. Invece no.
Agoumé, il rilancio a Siviglia e la clausola furba di Marotta
Il cambio di passo arriva nel gennaio 2024. Il Siviglia lo prende in prestito con diritto di riscatto, forse anche un po’ per disperazione. Ma lì Agoumé finalmente si accende: 12 presenze convincenti nei primi mesi, poi una crescita costante culminata con 35 presenze in Liga e una semifinale da titolare con la Francia Under 21.
Il club andaluso lo riscatta per 4 milioni, ma l’Inter, che nel frattempo ha imparato a non lasciar andare certi talenti senza rete di protezione, si tiene stretta una percentuale del 50% su una futura rivendita.
Clausola che però può essere abbassata al 10%, a patto che il Siviglia versi altri 4 milioni entro il 31 luglio 2025. Una mossa geniale: o incassare il 50% di una futura cessione (probabilmente ben più alta), o garantirsi subito altri 4 milioni. E con l’interesse crescente su Agoumé, che ora ha mercato anche in Premier, la seconda opzione sta diventando sempre più probabile.
Agoumé, dunque, rischia di diventare un finanziatore insospettabile. Gli 8 milioni complessivi incassati (4 già in tasca, 4 in arrivo) potrebbero servire a sbloccare una nuova operazione: Ademola Lookman, oggi valutato 50 milioni. Un profilo che piace molto alla dirigenza nerazzurra, specialmente a Inzaghi, ma che fino a ieri sembrava fuori portata.
Ora, grazie al “bonus Agoumé”, l’Inter ha una leva economica in più. E intanto Marotta sorride. Perché alla lotteria dei prestiti, ogni tanto, capita anche di vincere davvero.