Lennon Miller, l’Udinese ha pescato una gemma: chi è e qualche curiosità su di lui

Dalla Scozia all’Udinese per un centrocampista giovane ma già maturo. Tecnica, personalità e un trasferimento che può farlo esplodere anche in chiave fantacalcio

Lennon Miller sorride in conferenza stampa dopo la prima convocazione con la Scozia
Lennon Miller, l’Udinese ha pescato una gemma: chi è e qualche curiosità su di lui (screenshot da conferenza stampa) – serieanews.com

L’Udinese l’ha annunciato in pompa magna con un entusiasmo che difficilmente abbiamo visto in Friuli nel presentare un nuovo acquisto. Se poi parliamo di un ragazzo di 18 anni fa specie vedere i Pozzo annunciare “Uno dei giovani più brillanti del calcio europeo” con questa enfasi. Ma c’è un motivo, anzi più di uno.

Quella di Lennon Miller è una storia che inizia il 25 agosto 2006 in un quartiere di Wishaw, in Scozia, e arriva fino a Udine, con Liverpool come filo conduttore. E del resto, con un nome così, non poteva essere altrimenti. Ma non è del grande John che Miller è appassionato, bensì di Steven Gerrard, del quale ha imparato a memoria le gesta dai DVD.

E qui il parallelo viene facile: Gerrard capitano del Liverpool da giovanissimo, Miller capitano del Motherwell a soli 18 anni. Non è un’etichetta da dare alla leggera, ma chi lo ha visto sa che il ragazzo scozzese ha quella calma naturale che nei momenti decisivi fa la differenza.

Papà Lee Miller è stato attaccante della nazionale scozzese e del Middlesbrough. La passione, Lennon, l’ha respirata in casa: maglie del Liverpool, racconti di partite viste e riviste, e il mito di Gerrard cucito addosso. A sette anni è entrato nelle giovanili del Motherwell, da lì un percorso senza deviazioni.

Il gol da centrocampo in U16 e il soprannome Iceboy: Miller, che personalità!

Un episodio lo ha reso virale: con l’U16 della Scozia segna da centrocampo appena quattro secondi dopo il fischio iniziale. Gol dell’anno giovanile, social in tilt e il soprannome “Iceboy” cucito addosso per la calma glaciale con cui tira i rigori. Ne ha segnato uno decisivo in Coppa, senza tradire la minima emozione: roba che in Scozia non passa inosservata.

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Chi lo ha visto dal vivo dice che Lennon Miller non corre mai a vuoto. Non è una questione di velocità pura, ma di tempo: sa quando esserci e, soprattutto, sa già cosa fare prima ancora che la palla gli arrivi tra i piedi.

Ricezioni orientate, verticali di prima, cambi di gioco con la naturalezza di chi sembra aver studiato il campo dall’alto. Ama la cabina di regia, ma può fare la mezzala di contenimento o il play basso. Ha più di 70 presenze da professionista e due gettoni con la nazionale maggiore, numeri che in un ragazzo del 2006 raccontano più di tante frasi fatte.

Se c’è un club che sa prendersi cura di certi profili, quello è l’Udinese. Cinque milioni per portarlo in Italia, in una squadra che negli anni ha alternato fisicità e tecnica in mezzo al campo, facendo esplodere talenti con la pazienza di un artigiano.

Lennon Miller, dove giocherà nell’Udinese e come usarlo al Fantacalcio

Il 3-5-2 di Runjaic gli offre due strade: mezzala capace di strappare e proteggere, oppure regista che detta il ritmo. In entrambi i casi, il suo senso della posizione e la capacità di contrastare senza paura si sposano bene con il contesto. E quella fascia al braccio, conquistata a 18 anni, dice che la testa è già pronta per reggere campionati più blasonati.

primo piano di Lennon Miller mentre parla in conferenza stampa
Lennon Miller, dove giocherà nell’Udinese e come usarlo al Fantacalcio (screenshot da conferenza stampa) – serieanews.com

E per il Fantacalcio? Qui il discorso si fa meno romantico e più pratico: centrocampisti così possono diventare un affare. Non è il profilo da 10 gol a stagione, ma uno di quelli che ti portano bonus “sporchi”: un assist improvviso, un +1 per prestazione, un gol da lontano ogni tanto. Molto più utile al Mantra, dove può essere una bella scommessa su cui investire visto che riveste l’utilissimo ruolo di M/C.

In leghe numerose può essere la scommessa low cost che a primavera ti fa sembrare un visionario. E se proprio volete il paragone: immaginatelo come quel giovane Gerrard che non segnava (ancora) a raffica, ma che dava la sensazione di cambiare le partite con due giocate intelligenti.

In fondo, la sensazione è che di Lennon Miller parleremo molto di più tra qualche mese. Per ora resta il volto nuovo arrivato dalla Scozia, con una storia personale forte, il calcio giusto nelle gambe e la testa che somiglia a quella del suo idolo. Quella di chi non ha paura di prendersi responsabilità prima ancora di aver spento vent’anni.

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