Il mercato vive di incastri e storie che si rincorrono. In casa Roma c’è fermento per il nuovo attaccante, ma prima va completata la cessione di Dovbyk
Una volta chiuso il capitolo esterno offensivo, la Roma metterà mano ad altri reparti che hanno ancora bisogno di un’aggiustata. Un centrale difensivo non è escluso, ma l’arrivo di Ghilardi, la conferma di Hermoso e l’idea di adattare Celik hanno già dato a Gasperini una certa copertura numerica.
Sulla fascia sinistra di centrocampo, invece, la situazione è più fluida: Angelino non ha convinto e, se arrivasse un’offerta interessante come quella araba di un mesetto fa, potrebbe fare le valigie per lasciare spazio a un profilo più “gasperiniano”.
Il vero nodo, però, è davanti. In questo primo mese, il bocciato numero uno del Gasp è senza dubbio Artem Dovbyk. Il centravanti ucraino ha ricevuto un benservito pubblico dal tecnico e la Roma sta provando a trovargli una nuova sistemazione.
Qualche segnale è arrivato da Spagna e Inghilterra, ma nulla di davvero concreto. Se non parte, resterà in giallorosso come riserva di Ferguson, con il rischio di un separato in casa per tutta la stagione.
Krstovic per la Roma: le parole di Di Francesco sono un assist per il Gasp
E qui entra in scena il nome che circola da settimane: Nikola Krstovic. L’attaccante del Lecce ha chiesto a Corvino di poter andare via e ha avuto rassicurazioni che, con l’offerta giusta, la porta si aprirà.
A rendere la storia ancora più curiosa c’è il fatto che sulla panchina del Lecce siede oggi Eusebio Di Francesco, che a Roma ha lasciato ricordi importanti, compresa una semifinale di Champions. E che adesso, paradossalmente, potrebbe agevolare l’arrivo nella Capitale del nuovo numero 9.
Il Lecce non ha alcuna intenzione di svendere: si parte da una valutazione di almeno 25 milioni di euro. Ma le parole di Di Francesco fanno pensare che la questione sia più aperta di quanto sembri: “Si sapeva dall’inizio questa situazione, sto cercando di lavorare per fargli capire quanto è importante essere presente e lavorare al meglio. Fino a quando siamo qua pretendo da tutti il massimo impegno e la massima serietà”.
Tradotto: la convivenza non è semplice, e se qualcuno arriva con i soldi giusti l’affare si può chiudere. Per la Roma, però, resta la condizione base: prima va liberato il posto vendendo Dovbyk. Una volta risolto quel passaggio, Gasperini avrà il via libera per affondare il colpo.
A quel punto, l’assist del suo ex allenatore potrebbe trasformarsi nel gol di mercato che manca per completare il reparto offensivo. Un colpo che non nasce per caso, ma da un incastro di situazioni e rapporti che, in questo momento, sembra avere la Roma in vantaggio.