Joseph Minala è ancora in campo: a 28 anni ricomincia con lo stesso sorriso e qualche anno in più sul volto. Ricordate i meme su di lui?
Alzi la mano chi non ha mai fatto almeno una battuta su Joseph Minala. Dai, inutile nascondersi: per anni il centrocampista camerunese è stato il protagonista assoluto di quel grande palcoscenico parallelo al calcio che si chiama meme.
Altro che gol o assist: a renderlo virale fu la sua carta d’identità. Ufficialmente aveva 18 anni, ma per il popolo del web ne dimostrava il doppio.
La storia la conoscete: esordio con la Lazio, inchiesta della FIGC (tutto regolare), eppure l’immagine era già scolpita. Minala non era più un calciatore, ma “quello che non può avere davvero 18 anni”. Una barzelletta vivente, suo malgrado.
Eppure, dieci anni dopo, eccolo lì, ancora in campo. Non alla Lazio, non in Serie A, ma in un posto che sembra uscito da un quiz geografico: il Marsaxlokk FC, a Malta. Foto di rito, maglia blu, sorriso smagliante e la scritta New Signing. Loro lo presentano come un centrocampista di 28 anni. E già qui, immancabile, il web si scatena: “L’uomo che ha 28 anni da 28 anni”, scrivono su Instagram.
Minala ricomincia da Malta: la carriera del “forever young” ex Lazio
Guardandolo nella foto ufficiale, si potrebbe dire che il tempo ha fatto il suo mestiere. Lui, però, è sempre lo stesso: fisico massiccio, faccia seria ma sorridente, quell’aria da veterano che dieci anni fa lo faceva sembrare fuori quota anche tra i giovanissimi. Solo che oggi, paradossalmente, a 28 anni sembra… coetaneo dei 38enni veri. Forse ha invertito il processo.
Dopo qualche apparizione (ma solo in panchina) con la Lazio, tra un prestito e l’altro – Bari, Salernitana, Latina – Minala una carriera se l’è costruita. Poi Cina, Libia, e ora Malta. Non è mai diventato una star, ma non ha mai mollato. E soprattutto non ha mai smesso di convivere con quell’etichetta che lo inseguirà ovunque.
“Mi hanno sempre giudicato per l’aspetto e non per il campo” disse una volta, e non c’è frase che meglio racconti il suo paradosso. Adesso che è ripartito da un piccolo club maltese, forse il segreto è tutto lì: ridere insieme agli altri, fregarsene un po’, e continuare a giocare. Perché alla fine Minala rimane il simbolo di un’epoca in cui i meme erano più forti delle prestazioni.
Joseph Minala, l’uomo che a 18 anni sembrava averne 40 e a 28 sembra comunque più vicino ai 38. Un paradosso vivente che il calcio non dimenticherà. Almeno quello dei meme.