Una vittoria per respirare, poi subito il pensiero al mercato. Al Napoli serve un equilibrio perfetto, perché ogni scelta porta con sé conseguenze inattese
Buona la prima, come si dice. Il Napoli ha messo in archivio l’esordio in campionato con i tre punti conquistati al Mapei contro il Sassuolo. Un avvio che regala respiro all’ambiente e consente di guardare con meno pressione all’ultima settimana di mercato. Meno pressione sul piano dei risultati, certo, ma non sulle decisioni: quelle, anzi, diventano sempre più complicate.
Perché c’è un dettaglio che ha scombinato tutto: l’infortunio di Lukaku. Un intoppo non da poco, che ha costretto il direttore sportivo Giovanni Manna a ridisegnare in corsa la mappa dei movimenti.
La priorità adesso è chiara: serve un nuovo centravanti. Poi verrà il resto, ma sempre con un occhio alle liste, vero terreno minato di questa sessione. Dando per assodate le uscite di Mazzocchi e Cheddira, resta un solo slot libero in lista Serie A. Potrebbero diventare due se si decidesse di congelare Lukaku fino a gennaio, ipotesi che nessuno scarta del tutto.
E qui si apre il rebus. Gli appunti di Manna parlano chiaro: oltre alla punta serve un terzino destro, un centrocampista in grado di muoversi su più ruoli alla maniera di Elmas, e magari anche un vice Anguissa. Il problema è che ogni scelta porta conseguenze immediate sulle liste: come in una partita a scacchi, a ogni mossa corrisponde un rischio.
Un dettaglio che può cambiare gli scenari è l’età degli obiettivi. Se la punta fosse un Under 22 come Hojlund, non occuperebbe posto in lista Serie A. Lo stesso discorso varrebbe per un profilo giovane sulla fascia, ad esempio Juanlu Sanchez.
La Serie A aprirebbe spazi, insomma. Ma la Champions è un’altra storia: lì la regola dei 2003 non esiste, e i nuovi innesti andrebbero comunque a incidere.
Tradotto: in Europa bisognerebbe fare delle scelte dolorose. I nomi da escludere saranno sicuramente Lukaku e Spinazzola, due pedine che rischiano di restare fuori almeno per la fase a gironi.
Intanto, sul fronte del centrocampo, l’arrivo di Elmas o di Brescianini potrebbe essere gestito sul posto lasciato libero da Raspadori. Per un ulteriore innesto, però, si dovrebbe ancora una volta puntare su un profilo Under 22 o togliere Lukaku dalla lista o operare una cessione. Insomma, una coperta corta che obbliga a scelte drastiche.
È il classico gioco a incastri. Ogni tessera sembra fatta apposta per complicare la successiva, e Manna deve trovare la combinazione giusta per non lasciare buchi in rosa. L’ultima settimana di mercato sarà una corsa continua tra esigenze tecniche, slot da rispettare e strategie a lungo termine.
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