Il mercato del Napoli si è chiuso con nove colpi totali: Barido, Elmas ed Hojlund gli ultimi, ora per Conte è tempo delle scelte per la Champions
Il Napoli ha chiuso senza colpi ad effetto, senza acquisti last minute. O meglio, alle 19.30, secondo tweet presidenziale, è stato annunciato Rasmus Hojlund, un colpo ampiamente anticipato e solo da ufficializzare. Il danese è arrivato con la formula del prestito con obbligo di riscatto per circa 50 milioni di euro investiti dal club partenopeo.
Poco prima di Hojlund era stato ufficializzato il ritorno di Eljif Elmas: i due botti di fine mercato per coprire centrocampo ed attacco. Con il macedone, in realtà, Conte si è assicurato un jolly utilizzabile dalla cintola in su praticamente in ogni ruolo possibile ed immaginabile. Basti pensare che Spalletti, nell’anno del terzo scudetto, lo fece giocare mezz’ala, esterno sinistro, destro e perfino falso nueve.
Il terzo colpo di un primo settembre scoppiettante è stato Francisco Barido, un pupillo del ds Manna. Talento argentino purissimo, mancino come il più grande dei numeri 10, dribbling e gol a profusione: classe 2008, strappato alla Juve ed un futuro assicurato. Inizialmente sarà aggregato alla Primavera, poi spetterà a Conte tastare il suo talento.
Napoli, mancano i vice Di Lorenzo ed Anguissa: Hojlund “under” in Serie A
Tre acquisti – due per la prima squadra – e mercato concluso senza Juanlu Sanchez, seguito e trattato per due mesi abbondanti, e senza il vice Anguissa, forse addirittura più prioritario del vice Di Lorenzo, considerato il peso specifico del camerunense e la spada di Damocle della Coppa d’Africa sul capo di Conte.
Casa Napoli l’hanno invece lasciata sia Zanoli che Cheddira, oltre ad Hasa, spedito alla Carrarese in B per crescere e maturare. In azzurro, invece, son rimasti i giovani Vergara ed Ambrosino, come da annunci di Conte. Chiuso il mercato, il tecnico potrà lavorare ora sulla certezza della rosa a disposizione.
E per il tecnico sarà anche tempo di scelte. Il Napoli, com’è noto, ha svolto il mercato in base anche e soprattutto alle liste dei calciatori per Serie A e Uefa da presentare. Il regolamento è chiaro: in Serie A un massimo di 25 calciatori, di cui quattro cresciuti nel vivaio azzurro ed altrettanti nel vivaio di un club di A. Poi la “scappatoia” della lista B dove possono essere inseriti tutti i nati dal 2003 in poi.
Ed in quest’ultima son finiti Marianucci ed Hojlund, proprio perché i posti “Over” della lista principale sono esauriti. Per far posto ad Elmas, nella lista della Serie A, è stato temporaneamente escluso Lukaku, indisponibile almeno fino a dicembre. Il bomber belga, con ogni probabilità, sarà poi inserito a gennaio.
Lista Champions, due esclusioni eccellenti: c’è un ballottaggio
Il vero problema per Conte, però, è relativo alla Champions League. Nella lista Uefa – da presentare entro la mezzanotte di oggi – vanno inseriti almeno quattro calciatori cresciuti nel vivaio del club ed altrettanti in quello della Federazione a cui appartiene la società.
E la lista B? La maggiore differenza è tutta qui. “Un giocatore può essere iscritto nella Lista B se è nato dal 1° gennaio 2004 in poi ed è stato idoneo a giocare con il club interessato per un periodo ininterrotto di due anni dal suo 15° compleanno al momento della sua registrazione UEFA – o per un totale di tre anni consecutivi con un prestito massimo a un club della stessa federazione per un periodo non superiore a un anno”.
Ciò significa che Marianucci ed Hojlund non potranno far parte della lista B. Conte, quindi, per inserire entrambi, dovrà operare due tagli. Già, ma chi? Guardando la rosa attuale del Napoli, è facile immaginare come proprio Marianucci sia uno degli esclusi. In difesa, infatti, gli azzurri sembrano ben coperti.
A Rrahmani e Buongiorno – che saranno i titolari – si aggiungono Juan Jesus e Beukema. Quattro centrali, in un modulo a quattro, sembrano più che sufficienti. Marianucci potrà quindi crescere in Serie A ed essere utilizzato tra campionato e Coppa Italia rinviando così l’appuntamento con la manifestazione europea.
E l’altro? In questo caso, il ballottaggio sembra essere riservato a due calciatori: Mazzocchi e Spinazzola. Il primo è l’unico vice Di Lorenzo in rosa vista la partenza di Zanoli ma è anche il calciatore con nessuna esperienza europea. Il numero 37 è senza dubbio penalizzato dalla presenza di Olivera e Gutierrez, con l’ex Girona che sarà pronto dopo la sosta.
In tre per un ruolo sembra davvero troppo ma Spinazzola è un multiruolo: se la corsia difensiva sinistra è la sua terra di conquista, può districarsi abilmente anche in posizione più avanzata e perfino sull’altra fascia, sostituendo Di Lorenzo all’occorrenza.
Ecco perché, considerato come Gutierrez debba ancora ambientarsi e Spinazzola vanta presenze in Champions League ed esperienza internazionale (ha vinto l’Europeo con l’Italia da protagonista assoluto) è facilmente immaginabile come le due esclusioni eccellenti siano proprio Marianucci e Mazzocchi.