Milan-Rabiot è stato un affare in stile Donnarumma: lui però ha detto sì

Un affare nato tra rotture e colpi di scena, chiuso con una firma che pesa più del nome stesso. Il Milan ha imposto una strategia insolita, diversa dai vecchi contratti

Adrien Rabiot esulta dopo un gol, Donnarumma sconsolato
Milan-Rabiot è stato un affare in stile Donnarumma: lui però ha detto sì (LaPresse) – serieanews.com

Il Milan ha chiuso il mercato col botto, regalando a Massimiliano Allegri un calciatore al quale lui tiene molto da sempre. La ciliegina sulla torta di un mercato importantissimo che ha portato tanti soldi nelle casse rossonere ma anche tante entrate.

Proprio sul gong del mercato, infatti, è arrivato Adrien Rabiot, un po’ un figlioccio per l’allenatore toscano che lo ha allenato anche alla Juve e per il quale non ha mai nascosto una grande stima, assolutamente ricambiata dal calciatore che in un’intervista lo ha definito addirittura un secondo padre.

Non è stato facile per il Milan arrivare a Rabiot. Molto lo ha fatto la rottura del calciatore con il Marsiglia, dopo la clamorosa lite con Rowe che ha rotto qualcosa nei rapporti fra il club e i due compagni.

A quel punto Rabiot è finito sul mercato e Tare si è infilato nella situazione, andando dritto per dritto e chiudendo in pochi giorni. Vita facile si fa per dire, perché poi sulla scrivania restava il nodo più grosso: il contratto. Ed è lì che il Milan ha tirato fuori la mossa che ha ricordato a tutti la storia di Donnarumma col PSG.

Il caso Donnarumma a Parigi ha fatto scuola. Un rinnovo impostato non sullo stipendio fisso da superstar, ma su un ingaggio più basso con tanti bonus legati ai risultati. Una formula che il club francese aveva provato a imporre al portiere, senza successo, finita poi con l’addio al Manchester City.

Il contratto di Rabiot al Milan: stipendio più basso con bonus a crescere

Eppure quell’idea, criticata allora, oggi torna come un modello a cui guardano sempre più società: guadagnare di più se porti risultati, guadagnare meno se la stagione non va.

Adrien Rabiot si stringe la mano con Allegri ai tempi della Juventus
Il contratto di Rabiot al Milan: stipendio più basso con bonus a crescere (LaPresse) – serieanews.com

Il Milan con Rabiot ha applicato la stessa logica. Al Marsiglia prendeva 5 milioni netti. A Milano ha accettato di scendere, spalmando l’ingaggio su tre anni, ma con la possibilità di superare quelle cifre se scatteranno i premi.

Obiettivi di squadra, obiettivi personali, un meccanismo che mette tutti dalla stessa parte: se va bene, guadagnano tutti. Se va male, non resta sul groppone un ingaggio fuori scala.

Questo tipo di contratti era fantascienza fino a poco tempo fa, oggi diventa una necessità. Perché i bilanci non reggono più i salari garantiti a prescindere, e le società iniziano a chiedere ai giocatori di condividere il rischio.

Il PSG con Donnarumma non ci è riuscito, il Milan invece sì. Perché in mezzo c’è una differenza fondamentale: Rabiot ha detto sì. E quando c’è la volontà di incontrarsi, non serve inventare altro.

Alla fine resta la sensazione che questa operazione non sia solo un colpo di mercato, ma un segnale per il futuro. L’idea che il tempo dei contratti milionari garantiti stia davvero finendo. E che chi vorrà restare a certi livelli dovrà imparare ad accettare formule più flessibili, più legate alla realtà.

Gestione cookie