Gazzetta Sports Awards: Che Adams si aggiudica il premio per il gol più bello da 46 metri

Una serata d’inverno, un’intuizione a campo aperto e un riconoscimento che pesa. Tra tecnica e istinto, ecco cosa ha cambiato la partita e non solo

Che Adams festeggia un gol
Gazzetta Sports Awards: Che Adams si aggiudica il premio per il gol più bello da 46 metri (Ansa Foto) – SerieAnews

C’è un tipo di gesto nel mondo del calcio che ha il potere di fermare il tempo, senza necessità di coreografie elaborate o dribbling mozzafiato. Basta una idea fulminea e un colpo pulito per lasciare lo stadio in apnea. Questo momento è riconoscibile da chiunque ami il calcio, anche a occhi chiusi: è quel tiro da lontano che disegna una traiettoria incredibile, rimanendo impresso nella memoria come un momento da rivedere, raccontare e condividere.

La scena si svolge a Torino, in una serata di campionato caratterizzata da una partita bloccata e energie al minimo. La svolta arriva con un’intuizione: un tiro dalla distanza che viaggia per quasi metà campo, misurato esattamente in 46 metri. Questo evento raro nel calcio d’élite cattura l’attenzione di difensori, fa esplodere il pubblico e porta i compagni a inseguire l’autore della prodezza, segnando la partita in modo indelebile.

Il contesto di questo memorabile evento è ben definito: una sfida contro l’Empoli il 13 dicembre, dove il colpo non solo ha cambiato il punteggio ma ha anche invertito l’inerzia emotiva della partita, portando fiducia e mettendo in evidenza qualità spesso nascoste.

Che Adams, la tecnica dietro il tiro

Il calcio, in questa occasione, ha premiato il coraggio tanto quanto la geometria del gioco. Da qui, il riconoscimento dei Gazzetta Sports Awards al “gol più bello” dell’anno, assegnato a Che Adams del Torino, un attaccante che con una giocata da lontano ha catturato l’attenzione di tutti.

Che Adams calcia in porta
Che Adams, la tecnica dietro il tiro (Ansa Foto) – SerieAnews

Quello che rende speciale il tiro di Adams non è solo la potenza ma una combinazione di lettura rapida, tecnica pulita e una precisa valutazione sul posizionamento del portiere. La traiettoria alta e il rimbalzo imprendibile dimostrano che non c’è fortuna senza una scelta consapevole e ben calcolata. Segnare da oltre quaranta metri richiede equilibrio, tempismo e una visione chiara del gioco, elementi che Adams ha dimostrato di possedere.

L’impresa di Adams non ha lasciato indifferente il pubblico, che ha rapidamente condiviso l’entusiasmo sui social, mentre gli addetti ai lavori hanno riconosciuto il valore di quel momento. Per chi desidera rivivere l’azione o approfondire il profilo del giocatore, sono disponibili risorse online come il calendario aggiornato del Torino e una scheda sintetica su Che Adams. Questo evento non solo ha segnato una serata di campionato ma ha anche aperto la strada alla fantasia, lasciando tutti a chiedersi chi sarà il prossimo a tentare e riuscire in una prodezza simile dai quarantasei metri.

Gestione cookie