La settimana delle “designazioni” ha un suono proprio: arriva in punta di piedi, cambia le aspettative, accende i dettagli. È il momento in cui la prospettiva delle partite si sposta dal campo alla mano che reggerà il fischietto.
C’è un rito che nel nostro calcio non invecchia mai
Il giovedì, spesso, ci fermiamo a guardare chi guiderà le sfide. Gli appassionati cercano indizi, gli allenatori pesano stile e metro di giudizio, le squadre ricalibrano ritmo e duelli. La trama della Serie A si scrive anche così: con le designazioni arbitrali che definiscono il perimetro emotivo di ogni 90 minuti.
Il tema è tecnico, ma tocca corde umane
Un arbitro influisce sul tempo del match, sulla gestione dei contrasti, sulla fiducia dei protagonisti. Non c’è superstizione, c’è competenza: conoscere le tendenze di un direttore di gara aiuta a capire dove si accenderà la partita. E a volte, basta un cartellino o un vantaggio lasciato correre per vedere il calcio cambiare inclinazione.
Le scelte dell’AIA arrivano, come sempre, a pochi giorni dal fischio d’inizio
L’Associazione Italiana Arbitri pubblica i nominativi sul proprio canale ufficiale, con orari e incarichi aggiornati. Nota importante per chi legge: il comunicato a disposizione riporta alcuni accoppiamenti che risultano anomali rispetto ai calendari più recenti; in assenza di riscontri ulteriori, li riportiamo così come indicati, invitando a verificare su AIA e Lega Serie A per conferme definitive.
Le partite e i fischietti
Anticipo del venerdì 2 gennaio: Cagliari-Milan, dirige Abisso di Palermo. Sabato 3, ore 18: Juventus-Lecce, arbitra Collu di Cagliari. Sabato 3, ore 20.45: Atalanta-Roma, fischia Fabbri di Ravenna. Lunch match di domenica 4: Lazio-Napoli, designato Massa di Imperia. Posticipo di domenica sera: Inter-Bologna, tocca a Guida di Torre Annunziata. Le altre: Como-Udinese (Arena), Genoa-Pisa (Chiffi), Sassuolo-Parma (Feliciani), Fiorentina-Cremonese (La Penna), Verona-Torino (Rapuano).
Il quadro è ricco e mette sullo sfondo le dinamiche più calde
Abisso in anticipo su Cagliari-Milan promette un metro deciso sui contatti laterali, utile a partite con transizioni veloci. Fabbri su Atalanta-Roma avrà un compito ad alta intensità tra pressione, inserimenti e ripartenze centrali. Il “lunch match” con Massa su Lazio-Napoli chiama lucidità nei duelli aerei e nelle seconde palle. In serata, Guida gestirà gli spazi interni di Inter-Bologna, con l’attenzione ai tagli tra le linee e ai contatti spalla a spalla.
Sullo sfondo ci sono strumenti e procedure ormai standard
Il supporto VAR e AVAR, le comunicazioni in tempo reale, i check oggettivi sulle reti borderline. Nel documento consultato non compaiono le squadre VAR: in mancanza di dati ufficiali, non le riportiamo. Per aggiornamenti, i riferimenti autorevoli restano AIA e Lega Serie A.
Le designazioni non decidono i gol, ma definiscono il respiro della gara
Un dettaglio marginale? Non proprio. Chi allena lo sa, chi gioca lo sente, chi guarda lo intuisce dopo pochi minuti. Davanti a questi nomi, viene naturale una domanda semplice: quanto vale, per te, la prima nota di un fischio quando la partita è ancora uno spartito vuoto?





