Calciopoli in Belgio, Milinkovic convocato dalla polizia belga: le ultime

Eintracht-Lazio

Tempi duri in Belgio per quanto riguarda il mondo del pallone. In questi giorni infatti, sono venute a galla alcune prove che stanno formando una vera e propria “calciopoli”. Milinkovic-Savic, causa il suo passato al Genk, sarà interrogato dalla polizia.

Il calciatore della Lazio, secondo quanto riferisce “Il Messaggero”, è atteso dagli agenti in Belgio per alcuni interrogativi riguardo il passaggio dalla Lazio al Genk. La società biancoceleste ha fatto sapere di essere completamente estranea ai fatti.

Ecco quanto riferito dal Messaggero: “L’obiettivo è scoperchiare un sistema corrotto balcanico e incastrare il procuratore Kezman, ieri ancora irreperibile per l’audizione secondo gli inquirenti, che aspettano l’estradizione dei suoi soci dell’agenzia immobiliare, Jankovic (già in manette e in custodia a Belgrado) e Veljkovic, ai quali la BIA (servizi segreti serbi, ndc) ha sequestrato sette appartamenti, un caffè e 1,3 milioni di euro. La Lazio fa sapere di non entrarci nulla e vuole restare fuori da questa storia, ma tutti sanno quanto sia legata – in particolare nella persona del ds Tare – all’agente Kezman. La Procura belga tra l’altro vuole approfondire anche il giro fatto dal fratello di Sergej, Vanja Milinkovic, ma anche il trasferimento per 450 mila euro all’Ostende di Adam Marusic, approdato poi due estati fa a Formello. Secondo i media montenegrini, Jankovic avrebbe già ammesso alla polizia di aver posto la firma sui contratti di alcuni giocatori ma solo come copertura (dietro corrispettivo) degli affari di riciclaggio di Kezman. Secondo Het Nieuwsblad, l’ex attaccante del Psg sarebbe latitante e si starebbe nascondendo, dopo aver annullato un viaggio”.